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Prevenzione

Neknomination: pericolo alcol per gli adolescenti?

27/03/2014

Chi ha un profilo Facebook probabilmente si sarà imbattuto nei video delle cosiddette neknomination: nek designa il collo di una bottiglia di alcolici e nomination è la persona che chiama alla sfida i suoi amici, invitandoli a emulare il suo gesto. In Italia il fenomeno riguarda proprio il rapporto con l’alcol: il protagonista beve per esempio, d’un fiato, una birra media o un cocktail, e invita “nominandoli” alcuni suoi contatti a fare lo stesso. Una “moda” nata in Australia ma che presto ha raggiunto l’Europa. La sfida va raccolta entro 24 ore e poi documentata in un video postato su Facebook. Quali sono i rischi per i nostri giovani?

Purtroppo l’Italia risulta il Paese con il primato in Europa per la precoce iniziazione dei ragazzini all’alcol (intorno agli 11 anni), nonostante la Legge italiana per i minori dica che è vietato servirlo (per consumo sul posto) o venderlo (per essere portato altrove) a tutti i minori di 18 anni. Dati ufficiali del Ministero della Sanità e dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) riportano che 1 ragazzo su 5 fra gli 11 e 15 anni ha un comportamento a rischio e che 14 adolescenti su 100 fra i 16 e 17 anni fanno un consumo eccessivo di alcol. Un dato molto preoccupante riguarda il fatto che fra i giovanissimi di 11-17 anni stanno aumentando i consumatori di alcol fuori dai pasti (da 44 % del 2010 al 54% del 2011).

La cosiddetta neknomination può causare un danno acuto del fegato con possibile insufficienza d’organo. Questa “moda” ma anche bere uno o più cocktail lungo una serata sono comportamenti da evitare perché danneggiano il fegato; bere d’un fiato però aumenta moltissimo i danni al fegato e a tutto l’organismo ed è assolutamente da evitare.

Non so se la diffusione di queste sfide sui social network possa avvicinare maggiormente i giovani e i giovanissimi all’alcol, spero però che i nostri giovani siano maturi abbastanza da non rimanere influenzati da queste mode, consapevoli non solo dei rischi immediati per la loro salute, ma anche dell’elevato rischio di sviluppare una dipendenza da alcol che potrebbe rovinare il resto della loro vita. Una preghiera speciale ai genitori, con l’invito di non sottovalutare iniziali comportamenti sbagliati dei loro figli.

 

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