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Prevenzione

Contro l’artrosi, mani in movimento!

24/02/2017

Artrosi alle mani, sindrome del tunnel carpale, dita a scatto: spesso i problemi legati agli arti superiori, soprattutto di mani e polsi, sono considerati di serie B. Ma non è così. Oltre che numerosi – rappresentano circa il 50% dei casi di pronto soccorso – questi possono essere molto dolorosi, perché le mani sono tra le parti del corpo dotate di maggior sensibilità.

Tra le patologie delle mani più diffuse c’è l’artrosi che, come spiega il dottor Davide Smarrelli, Responsabile dell’Unità Operativa di Chirurgia della Mano di Humanitas Gavazzeni Bergamo, è un processo degenerativo non sempre collegato all’età.

Quali sono le cause dell’artrosi alla mano?

«L’invecchiamento può essere una delle cause, ma non è l’unica. È più corretto dire che l’artrosi ha un’origine genetica: fin dalla nascita siamo più o meno predisposti a contrarla. Una cosa, comunque, si può escludere: il fatto che l’artrosi abbia origine dal tenere a lungo le mani nell’acqua. È una credenza che si perde nei tempi ma che non ha alcun fondamento scientifico».

(Per approfondire leggi qui: Scrocchiare le dita delle mani può causare artrosi?)

L’artrosi alla mano sembra facile da diagnosticare, è proprio così?

«È vero che i sintomi dell’artrosi alla mano – dolore intenso e deformità – sono facilmente riconoscibili, ma è altrettanto vero che quando questi si manifestano il processo legato all’artrosi è in atto già da mesi, forse anni. Il processo infiammatorio cronico è dunque già in fase avanzata e richiede un immediato intervento medico-conservativo che preveda, oltre al riposo, l’utilizzo di un tutore».

(Per approfondire leggi qui: Artrosi del pollice, non solo bisturi)

Come prevenire l’artrosi alle mani o evitare che si ripresenti sotto diversa forma?

«La migliore prevenzione dell’artrosi alle mani è quella di tenerle sempre in movimento. Per questo a inizio giornata è consigliabile eseguire piccoli esercizi di mobilizzazione delle dita, per esempio stringendo una spugna in un catino in acqua tiepida. Anche nel corso della giornata è utile fare piccoli movimenti che possano “risvegliare” le mani creando una maggior lubrificazione delle articolazioni. Bastano pochi minuti. Di notte, invece, possono essere utilizzati tutori che variano a seconda della struttura della mano e della parte di questa colpita da artrosi».

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