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Prevenzione

Miopia, sotto il sole da ragazzi per ridurre il rischio?

23/03/2017

All’aria aperta contro la miopia. Fino ai 30 anni sarebbe bene passare tante ore fuori casa al sole per godere poi di una migliore vista. A una massiccia esposizione ai raggi ultravioletti di tipo B (UVB), direttamente correlata al tempo trascorso negli spazi aperti, sotto il sole, sarebbe infatti associato un ridotto rischio di diventare miopi da adulti. È la conclusione di una ricerca realizzata dalla London School of Hygiene and Tropical Medicine (Regno Unito) e pubblicata su Jama Ophthalmology.

Il team ha coinvolto un gruppo di 371 individui con miopia e 2797 senza miopia con almeno 65 anni di età. I ricercatori hanno valutato l’associazione del rischio di diventare miopi da adulti con l’esposizione al sole e ai raggi UVB negli anni precedenti, il livello di concentrazione di vitamina D nel sangue e le varianti genetiche associate al metabolismo di questa vitamina.

Anche l’attività fisica fa bene agli occhi

I soggetti che avevano passato molte più ore all’aperto sotto il sole dai 14 ai 19 anni e poi dai 20 ai 39 anni avevano il minor rischio di sviluppare miopia. Nessun legame, invece, è stato rilevato in associazione alla vitamina D.

(Per approfondire leggi qui: Miopia, lenti intraoculari e laser: le alternative agli occhiali)

Inoltre sono emersi altri due dati: chi si posizionava nella fascia più alta del livello d’istruzione risultava avere il doppio delle chance di diventare miope; inoltre a maggiori livelli di luteina nel plasma, una sostanza naturale della famiglia dei carotenoidi, erano associate ridotte probabilità di sviluppare la patologia.

«Gli individui che passano molte ore all’aperto sono verosimilmente quelli che svolgono qualsiasi forma di attività fisica», spiega il professor Paolo Vinciguerra, direttore del Centro Oculistico di Humanitas e docente di Humanitas University. «Sappiamo che il movimento è antagonista dell’attività della ghiandola surrenale deputata alla produzione di cortisone, un ormone che “ammorbidisce” i tessuti dell’occhio, mentre stimola l’attività dell’ipofisi e della tiroide che rafforzano i tessuti del bulbo oculare. Pertanto, maggiori sono i livelli dell’attività fisica, più robusti saranno i tessuti oculari».

Per la prevenzione della miopia è possibile sfruttare l’azione della luteina?

«Questa sostanza naturale è presente in diversi alimenti, come il tuorlo d’uovo e nella verdura a foglia verde, ad esempio. L’alimentazione dovrebbe essere sufficiente a garantire un buon apporto di luteina. Solo in caso di carenza, dietro parere medico, potrebbe essere prescritta un’integrazione», conclude lo specialista.

(Per approfondire leggi qui: Occhi, scoperto il gene della miopia nei bambini che leggono tanto)

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