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Prevenzione

Dieta DASH, contro la pressione alta ma anche contro il rischio di gotta?

30/09/2016

La presenza di troppo acido urico – se prodotto in eccesso o se non eliminato adeguatamente – è causa scatenante della gotta, una malattia del metabolismo. Per prevenirne l’insorgenza è importante anche alimentarsi in maniera corretta e una delle strategie da seguire può essere la dieta DASH, quella ideata per evitare l’ipertensione. Secondo una ricerca pubblicata su Arthritis & Rheumatology, questo tipo di dieta può effettivamente abbassare i livelli di acido urico.

Un team di ricercatori della Johns Hopkins University School of Medicine di Baltimora (USA) hanno coinvolto 103 soggetti adulti con ipertensione di stadio 1 o in pre-ipertensione. Sono stati casualmente assegnati a due gruppi: a uno è stato indicato di seguire un dieta DASH mentre l’altro faceva da gruppo di controllo (con un’alimentazione simile a quella della media degli americani). In seguito hanno – sempre casualmente – seguito una dieta a basso medio e alto contenuto di sodio per 30 giorni.

I soggetti che avevano seguito la dieta DASH hanno beneficiato di una riduzione del livello di acido urico (in media di 0,35 mg/dL). Negli individui con livello di acido urico maggiore di 7 mg/dL, condizione comune tra chi è affetto da gotta, la dieta anti-ipertensione l’ha abbassato di oltre 1 mg/dL.

Nella DASH è ridotto il consumo di carne

E con i tre regimi alimentari a diverso apporto di sodio cosa è successo? Sorprendentemente s’è visto come i livelli di acido urico fossero diminuiti di più seguendo una dieta con maggior introito di sodio. Il meccanismo di quest’associazione, dicono i ricercatori, non è chiaro.

(Per approfondire leggi qui: La migliore dieta? La DASH, contro l’ipertensione)

La dieta DASH prevede un alto consumo di frutta, verdura, derivati del latte con pochi grassi, carne magra, pesci, legumi e frutta secca mentre trovano poco spazio gli alimenti con significativo apporto di grassi saturi, grassi totali e colesterolo.

«La gotta è una malattia piuttosto diffusa ma lo è ancor di più l’iperuricemia. Gotta e iperuricemia non sono sinonimi sebbene senza la seconda non ci possa essere la prima. È all’iperuricemia che dobbiamo guardare quando parliamo di prevenzione con l’alimentazione», dice il professor Carlo Selmi, responsabile di Reumatologia e immunologia clinica dell’ospedale Humanitas e docente all’Università di Milano.

La dieta DASH potrebbe giocare un ruolo nella prevenzione?

«Per un iperuricemico vero l’apporto della dieta DASH, benché non trascurabile, non è comunque sufficiente. Per una persona che non lo è l’eccesso di acido urico può essere evitato seguendo un’alimentazione con ridotto apporto di purine (sostanze contenute in particolare nei prodotti di origine animale) ed equilibrata, come quella definita dalla dieta DASH».

(Per approfondire leggi qui: La dieta contro la pressione alta fa bene al cuore ma anche ai reni)

«Non dimentichiamo che questa dieta è stata pensata per prevenire l’ipertensione e quindi per abbassare il rischio cardiovascolare. L’effetto della DASH sull’iperuricemia si può spiegare anche alla luce del fatto che questa alterazione del metabolismo può essere annoverata tra i fattori di rischio per la salute del cuore. In precedenza era inclusa fra i “marcatori” della sindrome metabolica», conclude lo specialista.

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