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Prevenzione

Con il grasso si rigenerano i dischi intervertebrali

07/04/2009

È stata messa a punto, a livello sperimentale, una tecnica che consente di risolvere il problema della degenerazione del disco intervertebrale utilizzando le cellule staminali presenti nel tessuto adiposo.

Rigenerare i dischi intervertebrali attraverso l’utilizzo delle cellule staminali presenti nel tessuto adiposo: una speranza che potrebbe, in un futuro non lontano, diventare realtà grazie ad una tecnica innovativa messa a punto a livello sperimentale presso l’Istituto Clinico Humanitas. I risultati dello studio multidisciplinare, condotto dalle Unità Operative di Neurochirurgia e di Chirurgia Plastica II, diretta dal professor Marco Klinger, sono stati pubblicati dalla prestigiosa rivista scientifica americana Tissue Engeenering. Alla ricerca collabora la dottoressa Marina Torre della Facoltà di Chimica e Tecnologie Farmaceutiche dell’Università di Pavia, che ha messo a punto una particolare metodica di coltura cellulare che permette la crescita delle cellule con una conformazione spaziale tridimensionale e con una maggiore capacità di espansione. Collabora inoltre il professor Mario Marazzi, responsabile della Struttura Semplice di Terapia Tessutale dell’AO Ospedale Niguarda Ca’ Granda e della ‘Cell Factory’, la futura ‘banca di tessuti’ per la terapia rigenerativa in varie patologie.

L’importanza della rigenerazione

Lo studio, al momento ancora in vitro, mira a risolvere con una nuova metodica il problema della degenerazione del disco intervertebrale, cioè della riduzione del suo spessore e delle sue proprietà biomeccaniche. Collocato tra due vertebre, il disco svolge in pratica la funzione di ‘ammortizzatore’: la sua degenerazione, causata ad esempio dall’invecchiamento o dall’artrosi, è spesso causa di dolore lombare. La lombalgia, sino a oggi, viene trattata con antidolorifici, con tecniche di riabilitazione posturale e solamente in casi particolari con l’intervento chirurgico: i risultati, tuttavia, non sempre sono accettabili, specie in termini di qualità della vita per i pazienti. Anzi, si è visto che l’intervento di rimozione del disco degenerato (microdiscectomia) a volte può addirittura peggiorare la situazione. In questo senso la terapia rigenerativa potrebbe giocare un ruolo importante. Proprio da questa idea è nata la ricerca, con l’intenzione di riportare il disco intervertebrale degenerato nelle condizioni funzionali e biochimiche originali.

Un aiuto dalle cellule adipose

I numerosi studi effettuati sull’utilizzo delle cellule staminali adipose per la rigenerazione dei tessuti nei pazienti ustionati sono stati la base di partenza dello studio condotto dagli specialisti di Humanitas. “Il tessuto adiposo – spiega il professor Marco Klinger, responsabile dell’Unità Operativa di Chirurgia Plastica II di Humanitas e docente dell’Università degli Studi di Milano – è ricco di cellule staminali di tipo mesenchimale e di questo stesso tipo sono le cellule che formano il disco vertebrale. Le staminali del tessuto adiposo possono essere dunque in grado, opportunamente indirizzate, di riprodurre il materiale cartilagineo e collagenico del disco. In questo modo si possono sfruttare le enormi potenzialità delle cellule staminali adipose, che sono facilmente ottenibili. Nel nostro caso, ad esempio, sarebbe sufficiente prelevare dal paziente del grasso dal sottocute“. La ricerca è stata effettuata in vitro utilizzando una porzione di disco degenerato messo in coltura a tre dimensioni assieme a cellule della frazione stromale del tessuto adiposo (cioè la parte più ricca di staminali). I risultati di questa ricerca, pubblicati su Tissue Engeenering, dimostrano dopo due settimane una rigenerazione del disco, in assenza di teratogenicità, cioè di possibile espressione di tumori dalla crescita delle cellule staminali.

Di Elena Villa

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