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Prevenzione

Fumo, a ogni età il momento giusto per smettere: basta farlo subito

24/05/2016

Spegnere l’ultima sigaretta e non accenderne più è un gesto d’amore per se stessi, a qualsiasi età. Ma farlo da giovanissimi è un importante investimento per la propria salute. Non fumare è il pilastro di uno stile di vita sano e smettere di fumare significa eliminare un chiaro fattore di rischio non solo per l’insorgenza di tumori ma anche per malattie cardiovascolari e respiratorie. Se la prima sigaretta arriva già a 11 anni è bene che l’ultima arrivi subito dopo, senza far passare troppo tempo: prima si smette meglio è perché il conto lo si paga poi a distanza di decenni.

Nel Rapporto sul Benessere economico e Sociale 2014 l’Istat ha riferito di una percentuale ancora contenuta di fumatori fra i ragazzi tra i 14 e i 19 anni (14,5% per i maschi e 8% per le femmine). Tuttavia l’età in cui si comincia a fumare scende addirittura a 11-12 anni, come ha sottolineato anche il ministro della Salute Lorenzin. La stragrande maggioranza della popolazione che fuma ha cominciato a farlo da adolescenti; nel mondo almeno una persona su 10 fra i 13 e i 15 anni fa uso di tabacco, dice l’Oms, l’Organizzazione mondiale della Sanità.

Al fumo associati diversi tipi di tumore

testori calvinoÈ questa dunque la fascia d’età su cui insistere con la prevenzione. In vista del World No Tobacco Day, la Giornata mondiale senza Tabacco voluta dall’Oms il 31 maggio, il dottor Alberto Testori, chirurgo toracico e direttore associato della Breast Unit dell’ospedale Humanitas, è stato il protagonista dell’iniziativa “Primavera della Salute” con i ragazzi di quarto superiore dell’Istituto Calvino di Rozzano. «Ai giovanissimi dev’essere indirizzato un chiaro messaggio di prevenzione che metta in chiaro i rischi associati a questa cattiva abitudine e i benefici che arrivano dallo smettere di fumare».

(Per approfondire leggi qui: Smettere di fumare migliora il metabolismo)

«Com’è noto il fumo di sigaretta è un chiaro fattore di rischio modificabile di tumori non solo al polmone ma anche in altre sedi, come laringe, stomaco o pancreas. Inoltre è causa di malattie a carico dell’apparato respiratorio e cardiocircolatorio. Fortunatamente i ragazzi con i quali ho parlato – sottolinea lo specialista – erano consapevoli di questi rischi. Qualcuno aveva già smesso di fumare, qualcuno era passato dalle sigarette tradizionali a quelle elettroniche, qualcuno però era già stato irretito dal vizio. Ebbene, ho invitato coloro che ancora fumano a smettere illustrando i benefici che derivano da questa scelta».

Quali sono i benefici dello smettere di fumare?

«Smettendo di fumare dopo pochi giorni si riacquistano gusto e olfatto e migliora la imagecapacità polmonare. Negli anni poi scende il rischio di sviluppare tumori e malattie cardiache. I ragazzi non devono illudersi e farsi scudo dietro la giovane età ma devono smettere subito o non cominciare affatto. Devono poi seguire uno stile di vita adeguato fatto anche di alimentazione equilibrata e di costante esercizio fisico».

(Per approfondire leggi qui: Smettere di fumare oggi riduce (in un anno) il rischio cardiovascolare)

Per il tumore al seno il fumo in sé non è un preciso fattore di rischio che ne causa l’insorgenza come nel caso del tumore al polmone. Tuttavia uno stile di vita amico della prevenzione “in rosa” esclude in maniera categorica il fumo di sigaretta. Di prevenzione oncologica il dottor Testori ha parlato alla cittadinanza nel Comune di Rozzano in un secondo incontro di “Primavera della Salute”: «Per il tumore al seno non è importante la prevenzione primaria bensì quella secondaria ovvero la diagnosi precoce, fatta di esami consuetudinari come la mammografia di screening e l’ecografia mammaria, conclude il dottor Testori.

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