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Prevenzione

Gravidanza, una dieta ricca di ferro contro il rischio anemia

19/04/2016

L’anemia da carenza di ferro è uno dei disturbi più frequenti in gravidanza. Il ferro è un elemento indispensabile per la formazione dell’emoglobina, la proteina contenuta nei globuli rossi e deputata al trasporto dell’ossigeno. In gravidanza la donna può presentare un deficit di ferro poiché le riserve di questo minerale sono usate anche per le necessità del feto. È necessario quindi che nei mesi di gestazione la donna assuma con l’alimentazione il ferro necessario per scongiurare il rischio di anemia.

Perché l’anemia può sorgere in gravidanza?

«Durante la gravidanza – spiega la dottoressa Annamaria Baggiani, responsabile del Servizio di Infertilità Femminile e Procreazione Medicalmente Assistita di Humanitas Fertility Center – il fabbisogno di ferro aumenta a causa, soprattutto, dell’aumento della massa sanguigna, della diluizione del sangue e dell’aumentata richiesta metabolica. Il fabbisogno di ferro, inoltre, è maggiore se la gravidanza è gemellare».

(Per approfondire leggi qui: Fertilità, gravidanza a rischio con troppa caffeina)

«Il fabbisogno di ferro cresce maggiormente nell’ultimo trimestre di gravidanza ma il rischio anemia può salire nei primi mesi se la donna era già anemica prima del concepimento. Gli esami del sangue effettuati all’inizio della gestazione, sono fondamentali per il monitoraggio della gravidanza nei mesi successivi», aggiunge la dottoressa.

Che conseguenze può avere l’anemia in gravidanza?

«La donna può lamentare malessere generale, pallore, stanchezza, mal di testa e vertigini, nausea, dispnea e tachicardia. Se non viene accuratamente trattata questa condizione può avere delle ripercussioni anche serie per il nascituro, per il suo benessere e per la sua crescita. L’emoglobina, infatti, è coinvolta nell’ossigenazione del feto».

(Per approfondire leggi qui: Nausea in gravidanza, ecco come evitarla)

Che ruolo ha l’alimentazione per scongiurare il rischio anemia? «Una dieta varia ed equilibrata può garantire il giusto apporto di ferro alla donna in gravidanza. I cibi più indicati sono carne, fegato bovino e suino, pesce, uova, legumi, cereali, verdure a foglia verde, frutta a guscio, ma anche alimenti ricchi di acido folico e vitamina C come agrumi e peperoni. La vitamina C, infatti, è coinvolta nel processo di assorbimento del ferro».

Gli integratori di ferro possono servire?

«Nei casi in cui l’apporto di ferro con la dieta è insufficiente o il deficit di ferro è piuttosto grave è utile una sua integrazione. La supplementazione di ferro deve essere sempre prescritta dal medico che saprà indicare il momento migliore per l’assunzione anche per evitare i possibili effetti avversi. Infatti, tra i disturbi più comuni che possono derivare da un’integrazione di ferro, si evidenzia una consistente irritabilità gastrica che può provocare crampi e nausea. A livello intestinale la donna può invece lamentare stipsi, diarrea e dolore», conclude la dottoressa Baggiani.

 

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