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Prevenzione

Cefalea a grappolo? Prima di tutto evitare l’alcol

18/03/2016

La cefalea a grappolo è una forma di mal di testa di cui non sono ancora del tutto chiare le origini. Quello che si sa con certezza è che colpisce soprattutto le persone con un’età compresa tra i 20 e i 40 anni, con prevalenza nel sesso maschile.

«I “grappoli” di cui si parla – spiega la dottoressa Paola Merlo, responsabile dell’Unità Operativa di Neurologia di Humanitas Gavazzeni Bergamo – sono i periodi attivi della cefalea, che in questa forma si alternano a fasi di non dolore, definite “fasi di remissione».

Come si riconosce la cefalea a grappolo?

«La cefalea a grappolo si presenta con un dolore, drammaticamente intenso e violento di tipo trafittivo, che si sviluppa in una sola parte del capo sempre strettamente monolaterale, in genere a partenza dall’occhio, più raramente nella regione temporale. Il dolore può durare da 20 minuti a tre ore e in genere è accompagnato da vari sintomi tra i quali i più evidenti lacrimazione, ostruzione del naso, naso che cola, agitazione e incapacità di stare fermi».

Con quale frequenza si possono presentare i cosiddetti “grappoli” e quanto può durare una tipica manifestazione di cefalea a grappolo?

«Nelle forme episodiche di cefalea a grappolo, che sono quelle più tipiche, i periodi attivi possono avere una durata variabile da 2 settimane a 1 anno con fasi di remissione superiori a 14 giorni. Durante i cosiddetti “grappoli” le crisi del dolore sopraggiungono ogni giorno, con frequenza che può variare da una crisi a giorni alterni fino ad anche 8 crisi al giorno, con la comparsa a orari fissi. Diversa è la situazione quando la cefalea a grappolo è cronica: in questo caso i periodi attivi hanno una durata superiore a 1 anno senza remissione o periodi di remissione molto brevi».

(Per approfondire leggi qui: Cefalea ed emicrania: quali differenze?)

È possibile prevenire la cefalea a grappolo?

«Si possono adottare comportamenti in grado di diminuirne la comparsa o, se la cefalea è già in atto, di diminuirne gli effetti. Il primo provvedimento da adottare è quello di limitare il consumo di alcool, che può scatenare cefalea anche se assunto in piccole dosi. Altro accorgimenti che bisognerebbe cercare di osservare sono evitare il classico sonnellino pomeridiano ed evitare le situazioni di stress dovute all’allungamento degli orari di lavoro, anche nelle ore che dovrebbero essere dedicate al riposo».

(Per approfondire leggi qui: Mal di testa: 7 consigli per prevenirlo)

In Humanitas Gavazzeni “Porte aperte alla cefalea a Grappolo”

La European Headache Federation (EHF) e la European Headache Alliance (EHA), hanno indetto per il prossimo 21 Marzo il primo Cluster Headache Day, ovvero la prima giornata dedicata, nell’Unione Europea, alla cefalea a grappolo. L’annuncio è stato dato il 24 Febbraio a Bruxelles nel corso di un evento dal titolo “Cefalea a Grappolo, il peggior dolore che l’uomo può provare”.

Il 21 marzo 2016 Humanitas Gavazzeni Bergamo parteciperà all’iniziativa internazionale “Porte aperte alla cefalea a grappolo” patrocinata dalla Società Italiana per lo studio delle Cefalee (SISC) con l’Unità Operativa di Neurologia, nel cui ambito è presente un Centro Cefalee SISC, diretta dalla dottoressa Paola Merlo, vicecoordinatore del Direttivo SISC Lombardia. L’obiettivo è quello di offrire uno spazio appropriato a tutti coloro che soffrono di questa drammatica forma di cefalea primaria.

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