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Prevenzione

Felici anche senza le bionde

14/10/2003

Quali le possibilità offerte dalla medicina a chi vuole smettere di fumare?
“Fondamentalmente sono 3, spiega il dott. Michele Ciccarelli, responsabile dell’Unità Operativa di Pneumologia dell’Istituto Clinico Humanitas: il sostegno psicologico, la terapia sostitutiva con la nicotina e il bupropione, un farmaco di solito consigliato ai fumatori più incalliti”.

Il sostegno psicologiconon è altro che un tipo di psicoterapia comportamentale, che insegna a chi vuole smettere di fumare come non farsi tentare e a quali situazioni prestare più attenzione per non tornare a desiderare le sigarette.
I corsi possono essere singoli o di gruppo, a seconda dei casi, ma insegnano sempre “trucchetti” pratici, utili a chiunque voglia dire basta alle sigarette. Per evitare il forte desiderio di fumare dopo pranzo (che fa spesso da padrone quando si è appena smesso), ad esempio, è utile dedicarsi a qualcosa che distragga e nel frattempo ci faccia sentire appagati, come lo shopping, una passeggiata, una chiacchierata rilassante con un’amica.
Un’altra trappola in cui si rischia di cadere è quella di stare con persone che fumano. La tentazione è troppo forte e quindi, almeno per i primi mesi, è preferibile evitare la pausa caffè o le cene al ristorante con amici e colleghi che accendono una sigaretta dietro l’altra.
Del sostegno psicologico fanno parte, seppur in maniera indiretta, anche i consigli su come non aumentare di peso, diretti in modo particolare alle donne.
In diversi centri è disponibile un dietologo che aiuta a correggere l’alimentazione ed eventualmente mette a punto una dieta per evitare che lo smettere di fumare coincida con l’ingrassare.

“Il sostegno psicologico da solo”, dice il dott. Michele Ciccarelli, “è efficace per chi ha solamente una dipendenza psicologica dal fumo, cioè in genere chi non supera le 10 sigarette al giorno”.
Se invece la dipendenza è in parte anche fisica (ad esempio in chi fuma 10-15 sigarette al giorno), un valido aiuto può arrivare dalla terapia sostitutiva con la nicotina. Cicche, cerotti e bocchini aiutano infatti a tenere sotto controllo i sintomi da astinenza, dovuti alla carenza di nicotina a cui paradossalmente l’organismo si è ormai abituato. Con questi rimedi il desiderio di fumare dovrebbe ridursi e nervosismo, difficoltà di concentrazione, sudorazione, aumento dell’appetito, crampi addominali, tipici sintomi da astinenza, si dovrebbero attenuare. Anche se la terapia sostitutiva con la nicotina ha dato dei buoni risultati non garantisce il successo. Per aumentarne le probabilità è quindi sempre utile far ricorso ai suggerimenti “psicologici”.
La cura con la nicotina prevede la somministrazione di dosi a scalare di farmaco, fino a sospendere la terapia nel giro di 3-4 mesi.
Di solito si inizia con un cerotto al giorno (25 milligrammi di nicotina) per poi ridurre gradualmente il dosaggio disabituando pian piano l’organismo a questa sostanza. La cura deve essere prescritta dal medico nelle persone che soffrono di cuore, perché la nicotina potrebbe agire negativamente sul muscolo cardiaco. Deve inoltre essere evitata in gravidanza, perché potrebbe causare danni al feto.

Per i fumatori più incalliti, quelli che superano senza accorgersene le 15-20 sigarette al giorno, o per coloro che hanno provato a smettere in tutti i modo senza riuscirci, la soluzione può essere il bupropione, un farmaco da prendere per bocca che agisce sul sistema nervoso centrale attenuando il desiderio di fumare e i sintomi da astinenza. “La cura”, spiega il dottor Ciccarelli, “inizia con una compressa al giorno per 3 giorni, poi si aumenta la dose a 2 compresse al giorno per 7-9 settimane. Il farmaco deve essere prescritto dal medico. Se dà origine ad effetti indesiderati (come secchezza della bocca, mal di testa e vertigini) bisogna parlarne allo specialista per decidere se continuare o meno la cura”. Anche in questo caso non ci sono certezze di riuscire a smettere di fumare e quindi, ancora una volta, l’integrazione con i “trucchetti psicologici” può essere d’aiuto per raggiungere l’obiettivo.

A cura di Silvia Rosselli

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