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Patrizia Presbitero: come cresce un cuore di donna

14/10/2003

Contrariamente a quanto si crede la donna non ha un rischio di infarto e di ictus inferiore all’uomo. L’infarto le colpisce mediamente in età più avanzata, ma con un decorso, complicanze e prognosi generalmente peggiori. La prevenzione, quindi, è un investimento importante e l’educazione alla salute è un momento che deve coinvolgere tutte. Facciamo qualche domanda alla dr.ssa Patrizia Presbitero, responsabile dell’Unità Operativa di Emodinamica e Cardiologia interventistica di Humanitas.

E’ dopo la menopausa che cominciano i rischi per la donna?
“E’ proprio così” spiega la dr.ssa Presbitero “perché dopo la menopausa le donne non sono più protette dagli estrogeni, prodotti in età fertile, che attenuano l’influenza negativa dei comuni fattori di rischio per il cuore (colesterolo, trigliceridi, ipertensione arteriosa) e ritardano la comparsa di quadri clinici di ateriosclerosi. Di colpo, quindi, questa protezione viene a mancare con la menopausa esponendo il cuore della donna a rischi cui non è abituata e che per questo hanno conseguenze peggiori rispetto all’uomo”.

Come si possono prevenire le malattie cardiache nelle donne?
“Dall’infanzia fino alla menopausa è importante evitare comportamenti a rischio che possono far aumentare l’incidenza di soffrire di malattie del cuore come una scorretta alimentazione, l’inattività fisica, il fumo e controllare altri co-fattori come l’ipertensione arteriosa, l’ipercolesterolemia, il diabete. Si deve tenere presente, inoltre,” continua la dr.ssa Presbitero “che la menopausa come l’invecchiamento rappresenta di per sé un fattore di rischio cardiovascolare”.

Vuole dare un consiglio a tutte le donne in post-menopausa?
“Il mio consiglio” continua la dr.ssa Presbitero “è quello di essere sensibili ai segnali e ai sintomi che invia l’organismo, senza sottovalutarli come, invece, spesso accade, dando modo ai medici, se necessario, di intervenire in tempo. Allo stesso tempo, anche il ricorso a misure diagnostiche come un elettrocardiogramma ogni 2-3 anni è importante. Il miglior modo comunque per curarsi rimane quello di prevenire la malattia controllando i fattori di rischio coronarico”.

Quali sono i comportamenti preventivi utili nelle varie età della vita?
“Durante la prima fase dell’infanzia è importante abituare i piccoli dopo i 2 anni a consumare, in modo equilibrato, molti alimenti differenti, quali frutta, verdura, latte, carni, uova, usando invece con parsimonia sale e grassi di condimento. L’attività fisica, se iniziata fin dall’infanzia, può inoltre diventare una regola per il futuro: giocare all’aperto il più possibile, senza eccedere con la tv, il computer ed i videogiochi, dovrebbe essere il modello di vita di tutti i bambini”.

E per le giovani adolescenti che suggerimenti ha?
“Durante gli anni dell’adolescenza si è più esposti a pericolose seduzioni comportamentali che possono compromettere gravemente la salute sia presente che futura. È quindi importante educare ragazzi e ragazze al rifiuto della prima sigaretta e della ricerca esasperata della linea, aiutandoli ed educandoli ad evitare sovrappeso ed obesità ed identificando quando opportuno, con l’aiuto del medico, gli idonei interventi correttivi”.

E tra le donne adulte?
“È importante che la donna si occupi più attentamente del benessere proprio e del proprio partner, pensando a prevenire i possibili problemi futuri di salute, anche effettuando regolarmente, in accordo con il proprio medico, i necessari esami di controllo (pressione arteriosa, colesterolo e trigliceridi, peso corporeo). Avere uno stile alimentare ed un livello di attività fisica adeguato, ed evitare, o, almeno ridurre, la cattiva abitudine del fumo, sono aspetti fondamentali per preservare la salute e prevenire le malattie cardiovascolari”.

Per le donne in menopausa, un’attenzione particolare – conclude Patrizia Presbitero -. La menopausa non rappresenta più una scadenza negativa della vita della donna, ma per poterla vivere appieno, come una nuova giovinezza, è particolarmente importante dedicare attenzione a se stesse ed alla prevenzione. Parlare in modo sereno con il ginecologo della propria salute è il primo passo per valutare insieme interventi di informazione e corretti stili di vita, importanti per prevenire alcune patologie correlate alla menopausa, quali soprattutto il rischio cardiovascolare e l’osteoporosi”.

A cura di Lucrezia Zaccaria

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