Cavoli, broccoli e cavoletti di bruxelles, pesce, pane di segale e avena, grazie al loro alto contenuto di fibre e minerali che aiutano a regolare il profilo lipidico, cioè dei grassi presenti nel sangue, e il livello di pressione arteriosa, e all’elevata presenza di grassi insaturi, in particolare grazie dal pesce, aiutano ad evitare alcuni dei principali fattori di rischio dell’ictus come ipertensione, ipercolesterolemia e aterosclerosi – spiega la dottoressa Simona Marcheselli, responsabile di Neurologia d’Urgenza e Stroke Unit di Humanitas. – Una dieta che includa anche questo tipo di alimenti, tipici di una dieta nordica, in particolare di tipo scandinavo, come dimostrato in un uno studio danese pubblicato sulla rivista Stroke, aiuta a proteggere il sistema cardiovascolare. In particolare però, secondo un altro studio, questo tipo di alimentazione ha dimostrato avere effetti sulla riduzione del rischio cardiovascolare per l’ictus ischemico ma non per l’ictus emorragico, due forme diverse di ictus che presentano fattori di rischio diversi. Infatti, se nel primo caso seguire una sana alimentazione che includa cereali, pesce e brassicacee, cioè cavoli, broccoli, cavoletti e cavolfiori, e tenere nella norma il profilo lipidico sono maggiormente protettivi per l’ictus ischemico, presentare valori pressori adeguati è utile per scongiurare il rischio di entrambe le forme di ictus.