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Lo sai che le lacrime non sono tutte uguali?

02/02/2017

Le lacrime non sono tutte uguali non solo per il motivo per cui si formano ma anche nella composizione e nella forma. La tradizione infatti suddivide le lacrime in tre categorie e anche se certamente lacrime di coccodrillo, lacrime di dolore e lacrime di gioia non sono tutte uguali, esserientrano tutte nella categoria delle lacrime emotive, ovvero le lacrime che produciamo come conseguenza di uno stimolo emotivo neuromediato quando siamo tristi, commossi, arrabbiati o felici. Le lacrime emotive, poi, inducono una lacrimazione copiosa e non regolabile che si traduce nell’apertura “a diga” della ghiandola lacrimale con fuoriuscita di lacrime – spiega il professor Paolo Vinciguerra, direttore del Centro Oculistico di Humanitas e docente di Humanitas University –  Infine, le lacrime basali che hanno la funzione di tenere gli occhi in salute e umettati, cioè umidi: queste lacrime in particolare hanno una composizione diversa rispetto alle altre perché contengono mucine lacrimali, cioè sostanze che rendono I liquidi contenuti in esse non distribuite come goccie su una lamiera verniciata come averrebbe. Infatti le mebrane biologiche sono idrofobe e non consentirebbero la formazione di una lamina liquida uniforme. Sono le mucine che rendono legabili liquidi e membrane biologiche. Le  lacrime, sono composte di molti strati: il primo a contatto con l’occhio è di mucine, poi i liquidi, in superficie un olio che riduce l’evaporazione e forma una superficioe lievigata e otticamente perfetta. Nella componente liquida sono presenti: acqua, enzimi e lisozomi ad effetto battericida e batteriostatico, in assenza di mucine si disporrebbero a goccia, cioè la forma tipica che noi tutti conosciamo. Grazie alla presenza di mucine invece le lacrime si dispongono non come goccia ma come lamina uniforme che si diffonde sulla superficie dell’occhio garantendone la normale umidità. Se le mucine lacrimali non fossero presenti nell’acqua di queste speciali lacrime, l’acqua necessaria a rendere umidi gli occhi evaporerebbe e l’organismo dovrebbe produrne grandi quantità solo per evitare che gli occhi diventino secchi.

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