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Lo sai che a primavera la melatonina, l’ormone del sonno, può causare insonnia?

07/04/2016

C’è chi a primavera non si alzerebbe mai dal letto e chi invece soffre di insonnia, anche se solo per pochi giorni. La causa di questo tipo di insonnia temporanea è da ricercare nell’alterata secrezione della melatonina, un neurotrasmettitore secreto dall’epifisi, una ghiandola posta alla base del cranio; in primavera, a causa dell’aumentare delle ore di luce e complice anche l’ora legale, la melatonina viene prodotta in modo alterato dandoci la sensazione di essere sotto l’effetto del jet laG – spiega il dottor Vincenzo Tullo, specialista neurologo e responsabile dell’ambulatorio sulle cefalee di Humanitas. – Il risultato può essere un sonno che fatica ad arrivare (insonnia iniziale) oppure un sonno disturbato da risvegli notturni (insonnia centrale) oppure da un risveglio precoce (insonnia terminale). La melatonina viene prodotta dall’epifisi in diversi momenti della notte, in particolare tra le 2 e le 4; questo avviene normalmente per evitare i risvegli notturni e mantenere costante il tempo del sonno che è di 7-9 ore per notte per gli adulti. Infatti, se il sonno è interrotto e frammentato, al risveglio non solo ci si sente stanchi, ma anche salute e umore ne soffrono, tanto che l’insonnia tipica della primavera può dar vita a un effetto domino per cui dormire poco può aumentare depressione e ansia che spesso portano a dormire male. Pertanto, a primavera, per aiutare la secrezione della melatonina è raccomandabile dormire al buio, in una stanza possibilmente priva di rumori e luci, evitando anche quelle di tablet, pc e smartphone che influenzano proprio la produzione della melatonina. E se ancora non arriva, il sonno può essere aiutato anche dagli integratori di melatonina che non curano l’insonnia e vanno presi soltanto nel periodo in cui il sonno è disturbato.

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