Umore nero, lacrime facili, irritazione alle stelle e desiderio sessuale a zero sono i sintomi evidenti di relazione tra umore e ormoni nelle donne. Vale lo stesso anche per l’uomo? Ne abbiamo parlato con il professor Andrea Lania, responsabile dell’Unità Operativa di Endocrinologia dell’Ospedale Humanitas e docente di Endocrinologia presso Humanitas University.

Che gli estrogeni influenzino il tono dell’umore è dimostrato da quanto si osserva nelle donne in menopausa. In menopausa viene meno la funzione ovarica con conseguente riduzione della produzione di estrogeni. In tale fase della vita della donna si possono osservare un’aumentata irritabilità, un peggioramento della qualità del sonno e, in casi estremi, una depressione dell’umore conseguente alle alterazioni della funzione ovarica – spiega il professor Lania. – Nell’uomo invece, pur non essendoci un “modello” paragonabile a quello della menopausa, è noto come modificazioni dei livelli circolanti di testosterone abbiano un effetto importante sul tono dell’umore. Questo ormone, importante per lo sviluppo delle caratteristiche maschili nel bambino, nell’adulto è fondamentale per una adeguata massa muscolare e ossea, e per   mantenere sia la fertilità che il desiderio sessuale nell’uomo. Quando la produzione di questo ormone si riduce, anche nell’uomo si manifestano ripercussioni sull’umore, cala il desiderio sessuale, si riduce la voglia di fare e può presentarsi depressione. Grazie alla terapia sostitutiva con testosterone o alla rimozione della causa (ipogonadismo) – continua Lania – massa muscolare, umore e desiderio sessuale migliorano nell’uomo con beneficio per la salute in generale.

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