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Joint Commission, infermieri in prima fila

04/03/2003

L’attenzione di Joint Commission verso gli aspetti in grado di garantire maggiormente la sicurezza del paziente e rendere più efficace l’intero processo di cura ha indotto medici ed infermieri di Humanitas a riflettere sui rispettivi ruoli e responsabilità professionali. Una riflessione che ha spinto il personale medico ed infermieristico di Humanitas a raccogliere in un unico strumento di lavoro le attività svolte sul paziente da tutti gli operatori che intervengono nel processo di cura, per costruire insieme la cartella unica del paziente.

“Si tratta del frutto di un complesso lavoro di analisi eseguito nei mesi scorsi dai medici e dagli infermieri di Humanitas – spiega Maristella Mussi, responsabile dei Servizi assistenziali – che ha rinnovato la filosofia e le modalità di utilizzo della cartella clinica”.
Ciò ha permesso agli infermieri di introdurre nell’organizzazione delle attività assistenziali un processo personalizzato di assistenza le cui fasi principali sono costituite da: la valutazione del paziente , strumento di raccolta dati relativi ai bisogni fisiologici, psicologici e socioculturali in ottemperanza non solo agli standard americani ma anche alle più recenti raccomandazioni delle linee guida regionali sul “manuale della cartella clinica”; la pianificazione delle attività di assistenza infermieristica: che rappresenta la possibilità di verifica continua e documentata delle condizioni del paziente. (ciò permette agli infermieri che si alternano nei turni e al tutor medico di conoscere le necessità e gli eventi significativi che connotano il ricovero); l’attivazione di consulenze psicologiche, fisiatriche, dietologiche sulla base di alcuni criteri condivisi con i medici.; infine, la scheda educazionale, strumento multiprofessionale in cui anche l’infermiere può registrare gli interventi di informazione e di educazione sanitaria rivolti al paziente ed ai suoi famigliari. “La cartella unica del paziente – spiega Maristella Mussi – riconosce all’infermiere la possibilità di attivare in autonomia interventi specialistici che possono rendere più celere il processo di cura. L’elaborazione di questa documentazione infermieristica è nata dall’applicazione del modello di assistenza oggetto di studio del corso di Laurea per Infermieri che rappresenta per i futuri laureati di Humanitas la possibilità di vedere già applicati i contenuti teorici nella pratica quotidiana2.

“Il processo di accreditamento – conclude Maristella Mussi – è stata una straordinaria esperienza di aggregazione e di coinvolgimento per tutto Humanitas. L’impegno per il futuro è quello di mantenere la qualità richiesta, intervenendo continuamente anche sui comportamenti della pratica quotidiana fortemente raccomandati dagli standard di accreditamento e raccolti nel decalogo JC”.

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