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Stagioni

L’influenza stagionale arriva da Brisbane

20/10/2009

La stagionale quest’anno non si prevede particolarmente aggressiva, ma potrebbe diventarlo se si associa al virus dell’Influenza A.

Anche quest’anno l’influenza stagionale è australiana. Arriva da Brisbane ed è composta da tre virus che non si presenteranno prima di Natale. La stagionale si prevede lieve, ma rischiosa per il pericolo di combinazione con il virus dell’influenza A/H1N1. Inoltre, gli esperti temono che la stagionale possa passare in secondo piano trascurando la campagna vaccinale e le profilassi proprio perché tutti presi a discutere di influenza AH1N1. Ma l’influenza stagionale è più aggressiva rispetto alla AH1N1 e, pur colpendo in misura minore la popolazione perché si diffonde meno velocemente, rischia, se sottovalutata, di provocare una maggiore mortalità, in particolare nelle fasce più deboli e maggiormente colpite come i bambini e gli anziani. Abbiamo chiesto un’anticipazione sull’influenza stagionale al dottor Fabrizio Pregliasco, virologo del Dipartimento di salute pubblica, microbiologia e virologia dell’Università di Milano e massimo esperto in tema di influenza.

Dottor Pregliasco, l’influenza stagionale è più aggressiva dell’AH1N1?
“Sì, l’influenza stagionale è più aggressiva, ma si diffonde meno velocemente. Non c’è il rischio pandemia, ma il problema è che le persone la sottovalutino trascurando le campagne vaccinali”.

Quale fascia di età colpisce?
“La stagionale colpisce prevalentemente i neonati e gli over 65, a differenza dell’AH1N1 che colpisce la popolazione dai 2 ai 60 anni. I neonati e gli over 65 sono persone deboli, con un sistema immunitario non ancora ben sviluppato nel primo caso o debilitato nel secondo, che frequentemente vanno incontro a complicazioni come bronchiti o polmoniti batteriche che possono risultare fatali. Ecco perché la vaccinazione è loro raccomandata e somministrata gratuitamente dai servizi territoriali di competenza (Asl)”.

I vaccini, quindi, sono diversi per le due influenze?
“Sono diversi perché i virus sono diversi. Quello per l’influenza stagionale in genere deve essere eseguito tra la metà di ottobre e la fine di novembre. Quest’anno, però, si consiglia di anticiparlo per poter eseguire anche il vaccino contro l’influenza AH1N1. Non ci sono controindicazioni nell’effettuarli entrambi, ma meglio non sovrapporli per dare tempo al sistema immunitario di reagire efficacemente”.

Molti sono dubbiosi perché non considerano i vaccini completamente efficaci…
“E’ un problema che si ripete ogni anno perché c’è confusione sul termine influenza. La vaccinazione, infatti, previene completamente dall’influenza nell’80% dei casi. In una minoranza, invece, nonostante il vaccino, si prende comunque il virus influenzale, ma in modo molto leggero e non pericoloso, riducendo notevolmente il rischio che si verifichino complicanze (bronchiti e polmoniti). Il vaccino non protegge, però, dalle sindromi parainfluenzali come raffreddore, febbre o gastroenteriti, che sono causate da altri virus non influenzali anche se nel gergo comune vengono chiamate come influenza. L’influenza, infatti, per essere definita tale, non si manifesta con un solo sintomo, ma con un insieme di segnali quali febbre alta, malessere generale (dolori muscolari o articolari) e sindromi respiratorie (mal di gola, tosse). La confusione tra sindromi parainfluenzali e influenza vera e proprio alimenta i dubbi contro i vaccini”.

Quali sono le misure preventive per evitarla?
“L’influenza si trasmette per via aerea attraverso minuscole goccioline di saliva. Per questo, se possibile, è consigliabile evitare i luoghi affollati dove vi è una maggior concentrazione di gente come al cinema o in metropolitana. Inoltre, è consigliabile evitare sbalzi di temperatura ed è raccomandato di lavarsi spesso le mani. Una recente ricerca, inoltre, condotta proprio dall’Università di Milano e pubblicata sul Journal of Clinical Gastroenterology, ha evidenziato che l’utilizzo di probiotici previene le infezioni respiratorie, quindi anche l’influenza, riducendone l’incidenza del 53%. Se si utilizzano i probiotici simbiotici, cioè quelli in associazione come il Bifivir (composto da due specie di Lattobacilli e una di Bifidobatteri) le infezioni si riducono addirittura del 72%. Anche nei bambini. L’ideale è assumerli la mattina, lontano dai pasti, in modo che l’acidità della digestione non riduca o annulli la loro efficacia. Possono essere utilizzati continuativamente anche fino a 90 giorni senza controindicazioni”.

Anche l’influenza stagionale si cura con gli antivirali?
“Non è il caso di ricorrere agli antivirali a meno che non sia il medico stesso a prescriverli perché necessari. Lo stesso discorso vale per gli antibiotici. L’influenza si tratta con farmaci sintomatici che riducono il fastidio come l’aspirina o il paracetamolo”.

A cura di Lucrezia Zaccaria

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