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Cambio di stagione: I rimedi contro le allergie

08/03/2011

Ne soffre il 30 per cento della popolazione europea e nel 2015 si stima si toccherà la soglia del 50 per cento. Ma le armi per difendersi oggi esistono e si sono affinate, diventando sempre più efficaci e con meno effetti collaterali.

allergie al pollineLa causa delle allergie? Non una, ma tante, soprattutto legate all’interazione tra predisposizione genetica e fattori ambientali. Per questo molti dei bambini nati nell’ultimo decennio soffrono di vari disturbi allergici. Al momento la teoria più accreditata è quella dell’ “ipotesi igienica” ovvero meno infezioni deve combattere il nostro sistema immunitario vivendo in un ambiente estremamente pulito nei primi anni di vita, più sarà probabile che si sviluppino allergie negli anni successivi se si è predisposti. Il problema è che le allergie mettono ko provocando sintomi fastidiosi come lacrimazioni, occhi gonfi e rinite nel caso delle allergie ad allergeni inalanti (come pollini e acari della polvere), influenzando negativamente le capacità intellettuali e la produttività e incidendo sulla spesa sanitaria in modo notevole (solo per curare l’asma in Italia si spendono 2,5 miliardi di euro). Ma le armi per difendersi oggi esistono e si sono affinate diventando sempre più efficaci e con meno effetti collaterali. In prossimità dell’arrivo della primavera e dei temuti pollini, ne parliamo con la dottoressa Francesca Puggioni, pneumologa presso l’Unità Operativa di Pneumologia e Allergologia di Humanitas diretta dal dottor Michele Ciccarelli.

Dottoressa Puggioni, quali sono le novità per combattere le allergie?

“Per contrastare i sintomi delle allergie respiratorie e ridurre l’infiammazione la principale novità, che interessa in particolare chi dimentica di prendere i farmaci (quasi quattro pazienti su sette), riguarda i nuovi corticosteroidi inalatori, che hanno il vantaggio della monosomministrazione. In pratica, ‘piacciono’ perché, invece di doverli assumere due volte al giorno, è sufficiente utilizzarli una sola volta con una copertura che dura efficacemente per 24 ore. L’unico neo è che ci si deve ricordare di prendere il farmaco sempre allo stesso orario. Il che, però, è utile anche per non dimenticarsene. I nuovi principi attivi (mometasone furoato e ciclesonide) non solo hanno durata maggiore, ma anche effetti collaterali minimi. Tra gli antistaminici, invece, la novità più recente riguarda l’unico antistaminico attualmente disponibile a rapida dissoluzione, l’ebastina liofilizzata orale. Si appoggia sotto la lingua, senza bisogno di bere acqua o di deglutire la pastiglia. Bene anche a stomaco vuoto. E’ ben tollerato, come tutti gli antistaminici di seconda generazione, presenta un rapido inizio di azione e una lunga durata e, soprattutto, non ha effetto sedativo (sonnolenza) perché il principio attivo non supera la barriera ematoencefalica e non è cardiotossico“.

E riguardo al vaccino immunoterapico contro le allergie?

“I nuovi vaccini in formulazione in gocce sono sublinguali, personalizzabili dal medico specialista nelle dosi, hanno meno effetti collaterali e sono sicuri anche per i bambini. Al momento sono l’unica terapia causale delle allergie, in quanto possono modificare l’evoluzione della malattia allergica. Possono essere trattati con il vaccino i pazienti affetti da oculorinite e asma bronchiale lieve causate da vari tipi di allergeni: tutti i pollini, acari della polvere, muffe (alternaria), e in alcuni casi particolari, anche peli di cane e gatto. Si possono vaccinare anche i bambini dai 5 anni (e molti consigliano il vaccino anche dai tre anni)”.

Nuovi studi parlano anche di vitamine contro le allergie?

“Effettivamente, si moltiplicano gli studi che confermano quanto vitamine e antiossidanti possano aiutare anche chi soffre di allergie. Vi sono, infatti, sostanze ad azione immunomodulatrice in grado di aiutare il sistema immunitario a ‘lavorare meglio’. Secondo uno studio della Harvard Medical School, per esempio, livelli insufficienti di vitamina D, già prima delle vere carenze, possono favorire l’insorgenza dei sintomi allergici nei bambini atopici. Abbiamo bisogno di 5-10 microgrammi di vitamina D al giorno. Il 90% è prodotto dalla pelle con l’esposizione alla luce solare. Per questo è importante trascorrere ogni giorno almeno 5 minuti all’aria aperta senza proteggersi con filtri solari perchè un fattore di protezione superiore a 8 riduce anche del 95% la produzione di vitamina. Tra gli antiossidanti utili, invece, c’è l’acido folico. Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Allergy and Clinical Immunology, non solo riduce il rischio di sviluppare allergie nei soggetti atopici, ma sarebbe efficace come coadiuvante della terapia farmacologica per combattere i sintomi. Anche in questo caso non occorre ricorrere agli integratori, basta nutrirsi bene. Si trova, infatti, nelle verdure a foglia verde, nelle noci e nei legumi, nella soia e nel fegato. Vi sono, poi, molti studi relativi all’importanza dell’assunzione di lattobacilli (per esempio, lattobacillo Reuterii, lattobacillo Rhamnosus, lattobacillo GG). Gli ultimi risultati evidenziano come l’assunzione da parte della madre ‘allergica’ già in epoca gestazionale (dopo il terzo mese di gravidanza per i restanti 6 mesi) riduca l’insorgenza di asma bronchiale nei bambini. Inoltre, alcune ricerche evidenziano il potere sinergico di questi probiotici in associazione all’immunoterapia”.

 

Guarda le video interviste agli specialisti di Humanitas su Panorama.it

Come funziona il prick-test? (con la dott.ssa Francesca Puggioni)

Il punto sulle allergie (con la dott.ssa Lucia Testoni)

 

A cura di Lucrezia Zaccaria

 

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