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Alimentazione

Pausa pranzo: cosa mangiare e come sfruttare il tempo a disposizione

26/09/2013

In ufficio, in università, da soli o in compagnia: la pausa pranzo è più importante di quel che possa sembrare e per viverla in maniera fruttuosa è consigliabile prestare attenzione ad alcune sane abitudini. Ne parliamo con i professionisti di Humanitas.
La pausa pranzo è un momento di valore e non solo perché si mangia qualcosa, ma soprattutto perché si stacca dal lavoro. Proprio per questo è importante per tutti, studenti o lavoratori, e non va saltata. Chi lavora in azienda ha magari un tempo stabilito con orari precisi, chi studia si organizza tra una lezione e l’altra, ma che sia di un’ora o di quindici minuti la pausa pranzo è fondamentale; il tempo poi lo si calibra in base ai propri ritmi e alle proprie esigenze.

Cosa fare in pausa pranzo?

La pausa pranzo è il momento comunemente deputato a mangiare qualcosa, l’ideale sarebbe però dedicare un po’ di tempo anche al movimento, magari facendo una passeggiata dopo aver mangiato. L’ideale sarebbe camminare per almeno trenta minuti a passo veloce, ma anche durate inferiori possono essere utili per ottenere benefici (riduzione del rischio di moltissime malattie in particolare cardiovascolari, neoplastiche, metaboliche, osteomuscolari), inoltre si evita il classico “abbiocco” post pranzo e si sta all’aria aperta, respirando un’aria diversa da quella magari viziata degli ambienti chiusi. Se in compagnia dei colleghi o degli amici poi, la pausa pranzo è anche una preziosa occasione per socializzare.

Chi si dedica in pausa pranzo a un’attività fisica più intensa dovrebbe prima fare movimento e poi mangiare, a patto che non sia del tutto digiuno ma che abbia consumato una buona colazione e magari uno spuntino a metà mattina.

 

Cosa mangiare?

Innanzitutto bisogna mangiare: che sia al bar, in mensa o un pasto portato da casa la pausa pranzo non va mai saltata. L’importante è staccare dal lavoro ed evitare di mangiare guardando la posta elettronica o leggendo dei documenti. È consigliabile consumare un pasto equilibrato, nel rispetto di diete specifiche se le si sta seguendo. In generale è bene consumare carboidrati, proteine magre, verdura e frutta.

 

Se si mangia un primo attenzione a non scegliere piatti con condimenti molto pesanti o calorici, carne e pesce sono preferibili alla griglia, evitare i fritti e il carico di grassi, olio compreso. Meglio evitare poi il consumo di alcolici, se si ha un’alimentazione salutare e le esigenze cliniche lo consentono di tanto in tanto si può anche concludere il pasto con un dolcetto.

 

 

 

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