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Alimentazione

Quale alimentazione fa bene al cuore?

30/01/2013

Colesterolo e pressione alta aumentano il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari. Ma una dieta sana può aiutare il cuore a star meglio, limitando i consumi di burro, panna, formaggi, carni rosse grasse e salumi. Ne parliamo con Sabrina Oggionni, dietista di Humanitas Gavazzeni.

L’alimentazione può aiutare il cuore a star meglio. Se colesterolo e pressione alta sono tra i fattori che più fanno crescere il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari, una seria riorganizzazione della nostra dieta può aiutare a combatterle. Ne abbiamo parlato con Sabrina Oggionni, dietista di Humanitas Gavazzeni.

Dottoressa Oggionni, oltre al colesterolo, chi sono i veri nemici delle arterie?

«Oltre al colesterolo, i grassi saturi sono i veri nemici delle arterie poiché tendono a far aumentare i livelli ematici del colesterolo totale ma, in particolare, dell’LDL (colesterolo “cattivo”) che può depositarsi sulle pareti delle arterie contribuendo alla formazione delle “famose” placche».

In quali alimenti troviamo i grassi saturi?

«I grassi saturi si trovano soprattutto nei prodotti di origine animale come burro, panna, formaggi, carni rosse grasse e salumi ma, anche, in alcuni oli usati dall’industria alimentare come l’olio di cocco e di palma. Sono alimenti quindi che devono essere limitati o eliminati nel caso di un evento acuto come un infarto».

Esiste un colesterolo buono e uno cattivo negli alimenti?

«Il colesterolo è presente in tutti i cibi di origine animale in diverse quantità: meno di 5 mg in un bicchiere di latte scremato, quasi 200mg in 1 uovo fino alle interiora che possono raggiungere circa 400-500mg per porzioni di 100 grammi. Quindi “bollino rosso” per le cosiddette frattaglie, attenzione alle uova (compreso caviale e bottarga) anche come componente di ricette (pasta all’uovo, maionese, crema pasticcera), e attenzione ad alcuni abitanti del mare come cozze, ostriche, e crostacei (soprattutto la testa dei gamberi), ai formaggi e agli insaccati, dal salame alla pancetta. Per la carne è preferibile consumare quella bianca (pollo, tacchino, coniglio) perché quella rossa contiene grassi saturi. Nel caso non se ne possa fare a meno, è bene scegliere i tagli più magri, da consumare al massimo una volta a settimana».

Il pesce, invece, tendenzialmente è un portatore di grassi buoni…

«Sì e dobbiamo imparare a mangiarlo spesso, 2 o 3 volte la settimana. Contiene infatti gli Omega 3, acidi grassi polinsaturi protettivi per l’apparato cardiovascolare che il nostro organismo non è in grado di produrre e che deve quindi assumere con la dieta».

Che tipo di olio è meglio utilizzare?

«Dobbiamo utilizzare gli oli vegetali soprattutto l’olio di oliva, ricchi di grassi insaturi capaci di influenzare sia i livelli di colesterolo “cattivo” (LDL), abbassandoli, che di colesterolo “buono” (HDL), aumentandoli».

Il sale. Se si ha la pressione alta diventa davvero un rischio?

«Sì, nell’ipertensione arteriosa il sale purtroppo gioca un ruolo di primo piano perché un consumo eccessivo può favorire un innalzamento della pressione. Per abbassare l’introito di sale si può iniziare a non mettere il salino a tavola, ridurlo nelle preparazioni sostituendolo con aromi e spezie o erbe fresche o, addirittura, eliminarlo nella preparazione di cibi già saporiti ai quali basta aggiungere un po’ di aromi per soddisfare il palato. Meglio anche rinunciare a dadi e prodotti a base di glutammato di sodio per insaporire i piatti. Va ridotto al minimo il consumo di piatti e sughi pronti, freschi e surgelati, prodotti conservati sottosale o in salamoia, e alimenti ricchi di sodio come affettati, prosciutti e formaggi».

In una dieta corretta conta anche il tipo di cottura dei cibi?

«Sì, in una cucina senza grassi contano molto anche i tipi di cottura dei cibi. Sul fuoco vanno utilizzate pentole antiaderenti, di acciaio con doppio fondo, di ghisa, coccio o vetro perché sono materiali che aiutano ad impedire ai cibi di attaccarsi al fondo senza dover aggiungere condimenti. Se necessario si può utilizzare il vino (l’alcol con il calore evapora), o l’acqua. Via libera invece alla cottura al vapore, al cartoccio, alla griglia, per bollitura, in pentola a pressione e nel forno a microonde».

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