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Alimentazione

Dieta, dimagrire contando i bocconi?

25/11/2015

E se per dimagrire, invece di contare le calorie, si contassero i bocconi? Chi ha seguito questa dieta ha perso circa 2 chili. Un team di ricercatori della Brigham Young University (Stati Uniti) ha condotto dei test su questa dieta un po’ atipica ma a quanto pare efficace per perdere peso: 2 chili in meno al mese è quanto il Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie raccomanda per un dimagrimento “sano”.

I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Advances in Obesity, Weight Management & Control. L’esperimento pilota ha coinvolto 61 persone a cui è stato chiesto di contare ogni giorno il numero di bocconi e di sorsi di bevande diverse dall’acqua. Di queste però 41 partecipanti hanno concluso l’esperimento della durata di un mese. I 20 partecipanti che hanno interrotto i test hanno riferito una certa difficoltà a contare i bocconi. Per questo motivo altri ricercatori della stessa università hanno realizzato un algoritmo che presto diventerà un’app per aiutare chi vorrà sposare la dieta dei bocconi.

(Per approfondire leggi qui: A dieta ma con troppi snack o troppo “pigri”. Ecco perché non si dimagrisce)

In ogni caso, i risultati osservati, ovvero 2 chili di peso corporeo in meno in 4 settimane, sono stati raggiunti senza intervenire sulla composizione della dieta e sul livello di attività fisica praticata. Tuttavia, come sottolineano gli autori della ricerca, è necessario seguire i pazienti nel tempo per vedere se riusciranno a mantenere il peso o a perdere qualche chilo in più.

Con la dieta dei bocconi non si correggono però le cattive abitudini alimentari

«La dieta dei bocconi sperimentata negli Stati Uniti su un esiguo numero di pazienti è un metodo semplice per far perdere un paio di Kg in soggetti non affetti da obesità grave ma con lieve sovrappeso», chiarisce la dottoressa Sara Testa, dietologa del Centro Obesità dell’ospedale Humanitas. «L’efficacia a lungo termine – continua – credo sia paragonabile a una dieta ipocalorica e cioè fallimentare appena il soggetto dimentica o si annoia di contare il numero di bocconi ingeriti».

(Per approfondire leggi qui: Oggi è più difficile dimagrire di prima: mangiar bene e muoversi non basta?)

«Inoltre – conclude la specialista – non vengono per nulla corrette le cattive abitudini alimentari da un punto di vista qualitativo ma si controlla solo la quantità di cibo, mentre per avere un buono stato di salute, non solo serve essere magri ma anche saper scegliere gli alimenti più sani e con un basso contenuto lipidico, cosa che questa dieta invece non controlla».

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