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Alimentazione

Che fa bene lo sai anche ‘the’

13/09/2004

Diversi studi hanno consacrato il the come una delle bevande più benefiche per la salute. In particolare le sue proprietà curative, da quelle antibatteriche e antivirali fino, addirittura, a quelle antitumorali, sono state riconosciute al tipo nero, verde e bianco.

Quali sono i benefici del the sulla salute?
“Innanzitutto si devono distinguere i tipi di the perché ognuno ha caratteristiche differenti e proprietà diverse, ma, soprattutto, lavorazioni diverse. Quello che beviamo in Occidente è il the nero: le foglie, dopo essere state raccolte, sono scaldate all’aria per un giorno, arrotolate e fatte fermentare in luoghi umidi (un processo che fa perdere gran parte dei principi attivi della pianta). Se, invece, le stesse foglie vengono ‘lavate’ a vapore e subito seccate per impedire la fermentazione, si ottiene il the verde. Grazie a questa lavorazione al loro interno rimangono maggiori quantità di catechine e altri polifenoli (componenti più attivi e più salutari) e si perde un po’ di teina”.

Quindi, il the nero che effetti ha?
“Il tipo nero, più diffuso in Occidente, sembra che riesca a svolgere numerose azioni benefiche per chi lo beve di frequente. Per esempio, riduce la carie se si risciacquano i denti con il the almeno 5 volte al giorno, tra i pasti principali, perché, grazie al fluoro che contiene e alla sua proprietà antibatterica naturale, contrasta i batteri della placca, la prima responsabile della formazione della carie. Non funziona, però, quello alla frutta o alle erbe che, viceversa, intacca lo smalto. Il the nero, poi, contrasta l’alitosi grazie ai polifenoli che contiene (da 16 a 250 microgrammi per millilitro) e che bloccano la formazione dei batteri responsabili dell’alito pesante generalmente causato da elevate quantità di composti volatili solforati e da sostanze chimiche prodotte dal metabolismo di alcuni batteri che si annidano tra il dente e la gengiva o sulla superficie della lingua. Il potere del the, però, dura solo 48 ore, quindi, per essere efficace, la cura dovrebbe prevedere almeno una tazza di the ogni due giorni. Infine, il the nero è in grado di distruggere alcuni virus umani come l’Herpes Simplex di tipo 1 (che causa la ‘febbre’ sulle labbra) e di tipo 2 (che causa l’infezione ai genitali) perché distrugge la loro membrana proteica esterna in pochi minuti. E’, invece, ancora in fase di studio una sua correlazione benefica con la salute delle arterie”.

E quello verde?
“Il the verde è tipico dei Paesi orientali e viene definito un vero concentrato di sostanze preziose. Secondo la tradizione orientale è necessario, per mantenere inalterati i principi attivi, prepararlo correttamente: l’acqua non deve mai essere versata bollente sulle foglie perché le deteriora e non si deve mai aggiungere latte perché la caseina rischia di neutralizzare i polifenoli. Questo the sembra che possa combattere oltre alla carie anche malattie di una certa serietà sempre grazie ai polifenoli che contiene, in particolare grazie a una categoria di sostanze che ne fanno parte e che si chiamano flavonoidi. Il the verde, quindi, disinfiamma l’intestino e, inoltre, previene i tumori perché queste sostanze, contenute in misura molto maggiore rispetto a quello nero, rallentano o bloccano la trasformazione delle cellule sane in tumori. Il the verde è attivo praticamente contro tutti i tipi di tumori, ma, in particolare, contro i tumori della mammella, dell’esofago, dei polmoni, della prostata e il melanoma. I flavonoidi, inoltre, grazie al loro potere antiossidante (che abbassa il colesterolo), proteggono dall’infarto e mantengono la pelle giovane e fresca perché combattono i radicali liberi”.

Quali sono le proprietà di quello bianco?
“Il the bianco deriva dalla fogliolina all’apice del fusto del the ed i germogli vengono raccolti prima che si schiudano in solo due giorni all’anno, solo due volte all’anno e solo in determinate condizioni climatiche. Questo rende il the bianco molto pregiato e anche molto caro. E’ prodotto in Cina e Sri Lanka in minime quantità, infatti non è facile reperirlo in Europa dove raggiunge prezzi proibitivi. Alcuni studi, ancora in fase sperimentale, affermano che ha la capacità di bloccare il deterioramento del DNA e la propensione di sviluppare e rafforzare il sistema immunitario. Contiene circa 230 componenti chimici tra i quali: teina, teobromina, polifenoli, vitamina H, K del gruppo B, calcio, ferro, fluoro”.

Il the fa bene a tutti allora?
“Fa bene a tutti e non ha valore calorico, ma chi soffre di stipsi o segue alimentazioni molto controllate come le donne spessissimo a dieta deve fare un minimo di attenzione perché il the può ridurre drasticamente l’assorbimento di ferro o calcio. Non è adatto, poi, a chi soffre di gastriti ipersecretive e di ulcera duodenale perché esercita un discreto stimolo sulla secrezione gastrica”.

A cura di Lucrezia Zaccaria

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