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Alimentazione

La salute in tavola: la dieta per i magri

03/04/2006

Pare che 12 italiani su 100 siano affetti da obesità e certamente molti di più sono quelli in sovrappeso. Ma poco si sa di chi ha il problema contrario: è cioè troppo magro. Una situazione che forse molti “grassottelli” invidiano, ma che invece può essere seria, perché sintomo di malattie anche gravi. Per fare chiarezza abbiamo chiesto al dottor Alessandro Pizzocaro, specialista dell’Unità Operativa di Endocrinologia, e alla dottoressa Manuela Pastore, dietista di Humanitas, di parlarci delle possibili cause di una eccessiva magrezza, dei rischi che si corrono a pesare troppo poco e di dare qualche suggerimento a quelle persone che, pur sane, sono davvero troppo magre.

La magrezza costituzionale
“Innanzitutto – spiega il dottor Pizzocaro – si parla di magrezza quando il peso corporeo subisce una riduzione del 15% rispetto a quello considerato ideale a seconda del sesso, dell’età e dell’altezza del soggetto o quando la massa grassa è inferiore al 5% della massa corporea. Si può anche prendere in considerazione un particolare indice: si è in presenza di magrezza quando l’IMC (indice di massa corporea) o BMI (body mass index) è inferiore a 18,5. L’IMC è il rapporto fra il peso e il quadrato dell’altezza in metri ed è definito normale quando è compreso fra 18,5 e 25. Ad esempio, una persona alta 1,75 che pesa 62 chili ha un indice di massa corporea pari a 20,2 (1,75 x 1,75 = 3,0625; 62 / 3,0625 = BMI 20,2 kg/m2).
Si parla di magrezza primitiva (o costituzionale) quando non si è in presenza di uno stato patologico, ma si ha una maggior dispersione di calore e quindi un maggior consumo delle energie in cicli chiamati “inutili”, per cui a parità di calorie introdotte si ha un maggior dispendio energetico. In questi casi il metabolismo basale è normale e non si riscontrano alterazioni ormonali.
Ci si può trovare di fronte a due tipi di magrezza costituzionale: quella con forza normale, in cui anche la muscolatura è normale e l’unico difetto riscontrabile è la scarsità del tessuto adiposo (magrezza stenica); quella con forza ridotta e uno scarso sviluppo muscolare e scheletrico e a volte la presenza di ipotensione arteriosa (magrezza ipostenica).
Esiste anche una rara forma ereditaria di magrezza costituzionale legata al diabete mellito insulinoresistente, di causa ignota, che provoca delle alterazioni quali un aumento dei grassi nel sangue e un elevato metabolismo basale. Ma, ripeto, di tratta di una situazione estremamente rara.

Moltissime cause per una magrezza eccessiva
Si ha invece una situazione patologica in caso di magrezza secondaria, quando cioè la magrezza eccessiva ha la sua origine in una causa precisa. La più diffusa, soprattutto nei paesi poveri, è un apporto alimentare insufficiente che fa sì che l’organismo inneschi una situazione di “risparmio” con diverse conseguente, ad esempio amenorrea (assenza di mestruazioni), riduzione del testosterone con calo della libido e disfunzione erettile, riduzione dell’ormone della crescita, aumento della glicemia, anemia, osteoporosi, riduzione della massa muscolare.
Chi vuole essere magro a tutti i costi e rincorre modelli sbagliati di fisici al limite dell’anoressia spesso, oltre a sottoalimentarsi, eccede anche nell’esercizio fisico, altra causa importante di magrezza eccessiva. In questo caso si ha un dispendio energetico non compensato da un adeguato introito calorico che causa cambiamenti ormonali: aumentano l’ormone della crescita, la prolattina, il cortisolo e diminuisce l’insulina. Le conseguenza possono essere molto serie e simili a quelle di cui abbiamo parlato in caso di apporto alimentare insufficiente.
L’anoressia, sia con comportamento anoressico classico (digiuno quasi totale) che con comportamento bulimico (eccesso di alimentazione seguito da vomito e abuso di diuretici e purganti) rappresenta un tipo di magrezza particolare, poiché intervengono forti fattori psicologici e il paziente necessita di un gruppo integrato di specialisti in grado di curare questa malattia.
Altra causa frequente di una magrezza eccessiva è la presenza di una patologia digestiva: tutte le malattie che provocano un malassorbimento delle sostanza nutritive causano magrezza, con conseguenze simili a quelle dell’apporto alimentare insufficiente. Tra queste la celiachia, l’alcolismo, le parassitosi e le pancreatiti.
Anche il diabete mellito di tipo 1 può essere alla base della magrezza, perché la ridotta produzione di insulina provoca un’alterazione dei substrati energetici che vengono assunti e quindi una minor produzione del tessuto adiposo.
Il morbo di Addison, una malattia poco frequente causata dal mancato funzionamento del surrene, provoca magrezza perché vi è assenza di cortisolo e quindi una riduzione del tessuto adiposo. Raro è anche il feocromocitoma, un tumore dei surreni, che determina un aumento delle catecolamine (adrenalina) e del metabolismo e una diminuzione del tessuto adiposo.
Anche l’ipertiroidismo può causare una magrezza eccessiva poiché l’aumento delle catecolamine collegato a questa patologia provoca una riduzione della massa magra e spesso anche osteoporosi. L’ipertiroidismo è una malattia piuttosto diffusa nel nostro Paese ed è stato riscontrato un aumento di queste patologie tra le donne che abusano di sostanze che possono aumentare la funzione tiroidea, quali farmaci dimagranti e creme anticellulite che contengono T3 o iodio.
Infine, tutte le malattie debilitanti provocano una forte diminuzione di peso: neoplasie, malattie infettive croniche, ustioni, insufficienza renale…

Una dieta per i magri: qualche consiglio
“Nel caso di una magrezza costituzionale e quindi di un soggetto che è sempre stato “magro” nella sua vita – spiega Manuela Pastore – si tratta di un problema difficilmente correggibile. Inoltre, nel tentativo di aumentare le calorie della giornata si potrebbe facilmente cadere nell’errore di aumentare eccessivamente i grassi con la possibilità, nel tempo e in soggetti predisposti, di alterare il metabolismo lipidico (aspetto da valutare sempre prima di suggerire una dieta ipercalorica).
Ancora più importante della dieta, per i troppo magri, è l’esercizio fisico di tipo anaerobico utile a costruire muscoli e a rendere il corpo più armonioso. Può quindi essere utile consultarsi con un personal trainer per mettere a punto un programma di allenamento adatto a questo scopo.
In ogni caso il primo passo consiste nel valutare se le abitudini alimentari sono corrette e nel fornire suggerimenti per incrementare l’apporto calorico.
Ecco alcuni consigli:
1. Non saltare mai i pasti, compresa la prima colazione che potrebbe essere composta da latte intero con aggiunta di quelle “polveri” ipercaloriche al cacao così amate dai bambini, oppure yogurt intero anche alla frutta e pane con burro e marmellata oppure torte casalinghe di frutta e marmellata oppure ancora il muesli (ricco di frutta secca e uvetta, entrambi cibi ipercalorici).
2. Inserire frequenti spuntini, non solo durante il giorno ma anche prima di coricarsi, con alimenti ipercalorici quali barrette di cioccolato e frutta secca o uvetta, biscotti al burro o frollini oppure pane con crema di nocciole o affettato, succhi di frutta, latte o yogurt intero. Attenzione però a non esagerare con la conseguenza di togliere appetito per il pasto successivo!
3. Ai pasti non farsi mai mancare sia carboidrati (pasta, riso, pane, patate, ecc) che proteine di origine animale (carne, pesce, uova, formaggio, salumi) e aggiungere abbondante formaggio grattugiato alle preparazioni e generose quantità di olio.
4. Anche modiche quantità di vino ai pasti possono contribuire ad aumentare l’apporto calorico totale della giornata. Sempre facendo attenzione a non esagerare.

A cura di Elena Villa

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