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Alimentazione

No diet day, stop all’ossessione della linea perfetta

07/05/2015

Un invito a pensare a sé, al proprio corpo e al proprio peso più serenamente. È questo il messaggio dell’International No diet day che ricorre il 6 maggio, come ogni anno dal 1992. La sua promotrice Mary Evans Young, fondatrice dell’associazione inglese Diet-breaker, è una fiera oppositrice dell’ossessione del peso e dell’idea di dover raggiungere il peso perfetto con una dieta rigida anche quando non necessario. Sotto accusa anche il mondo dei media e i modelli di immagine femminile che questo diffonde.

Lo slogan della ricorrenza è “Niente dieta per un giorno”: accettarsi per quello che si è, mangiare se si ha fame e non provare vergogna o sensi di colpa per il proprio peso o se si mangia, è l’invito rivolto da Mary Evans Young. Dall’Inghilterra, con gli anni, l’International No diet day è stato celebrato anche in Usa, Canada e Australia. «Oggi il significato di dieta è spesso mal interpretato. Quando la dieta drastica è intrapresa senza una vera motivazione da persone normopeso, le conseguenze possono essere davvero problematiche. Al contrario, in caso di sovrappeso e/o obesità, il calo di peso è auspicabile per la prevenzione di patologie metaboliche e/o cardiovascolari o come parte integrante della terapia se una patologia cronico degenerativa è già presente. Lo stesso concetto di “dieta” va riportato al suo significato semantico greco, che significa “stile di vita”», spiega la dottoressa Manuela Pastore, dietista di Humanitas.

Quali sono le conseguenze di una dieta sbagliata? «Diete errate, troppo rigide, con la riduzione o l’esclusione di particolari alimenti, portano a deficit nutrizionali spesso non indifferenti che coinvolgono sia i macro che i micronutrienti. Quando si è normopeso ma si segue una dieta eccessivamente drastica – continua – i rischi possono essere maggiori dei benefici. Sempre più ragazzine in fase adolescenziale, ma ormai anche adulti, tengono sotto controllo il peso in maniera ossessiva. L’organismo, che non è più nutrito adeguatamente sia in termini calorici che nutritivi, viene privato di molti nutrienti e risponde a questo squilibrio mettendo in atto una serie di meccanismi di compenso che portano, in primis, a ridurre i consumi energetici per sopperire alla carenza calorica indotta e quindi anche il metabolismo basale, il che è controproducente per ottenere quella perdita di peso tanto ricercata. Alla lunga una carenza nutrizionale può portare a vere problematiche cliniche a volte irreversibili», avverte la specialista.

 

L’aumento di peso si previene con uno stile di vita sano

«Un discorso a parte meritano i disturbi del comportamento alimentare che non sono patologie alimentari ma di pertinenza psichiatrica. Si fa riferimento a una vasta gamma di patologie legate anche alla sfera psicologica e caratterizzate da un’alterata percezione del proprio corpo. Si tratta di anoressia nervosa quando, dal punto di vista clinico, si assiste a una rapida e rilevante perdita di peso e alla presenza di amenorrea insieme alla paura intensa di ingrassare e all’alterazione del modo di vivere il peso, la taglia e le forme corporee. Si manifesta prevalentemente nel sesso femminile durante l’età adolescenziale e spesso questo disturbo inizia con un tentativo volontario di perdita di peso finalizzato a raggiungere quellideale di bellezza femminile tanto osannato».

«Parliamo invece di bulimia nervosa quando si verificano episodi caratterizzati dal consumo di grandi quantità di cibo e dalla sensazione di perdere il controllo per poi praticare misure compensative (vomito autoindotto, l’uso di lassativi e diuretici, esercizio fisico intenso). A volte, ma non esclusivamente, gli episodi di bulimia si verificano durante fenomeni di anoressia nervosa, come modo per resistere alla dieta eccessivamente ferrea».

Il No diet day è anche l’occasione per promuovere stili di vita corretti: «Seguire uno stile di vita equilibrato, con corrette abitudini a tavola e lo svolgimento di attività fisica regolare, aiuta a prevenire l’eccesso ponderale e permette di mantenere uno stato di salute. Portare in tavola più alimenti di origine vegetale, tra cui frutta, verdura, cereali integrali e legumi, fonti proteiche nobili, come carne magra, pesce e uova e la giusta quantità di olio extravergine d’oliva può essere considerata la ricetta ideale. Da limitare, invece, l’eccesso di dolciumi ricchi di zuccheri e grassi, bibite zuccherate, energy drink e cibi da fast food».

 

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