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Cistite e candida: problemi al femminile

27/05/2014

Sopraggiunge uno stimolo impellente di fare pipì seguito dall’emissione di poche gocce di urina e forte bruciore. E a quale donna, almeno una volta, non è capitato di lamentare un fastidiosissimo prurito intimo e sgradevoli perdite bianche?

Nella maggior parte dei casi questi sono i chiari sintomi di cistite e candida, due tra i più frequenti disturbi femminili.

«La cistite è un’infiammazione della vescica e delle vie urinarie, un disturbo molto diffuso tanto che si registra che circa il 25% delle donne tra i 20 e 40 anni ne abbia sofferto almeno una volta – spiega la dottoressa Elena Corradini, Responsabile del Servizio di Ginecologia di Humanitas Mater Domini –. È causata da diversi batteri che colonizzano la vescica. Alcune condizioni come la stitichezza sono favorenti e altre, come i rapporti sessuali, il freddo o l’assunzione di alcolici, possono essere un motivo scatenante. La candida, invece, è un fungo che normalmente risiede a livello delle mucose genitali e intestinali che, in presenza di un ambiente acido e di una scarsa flora batterica di protezione a livello dell’intestino e della vagina, può dare luogo a vaginiti (infiammazioni vaginali) che spesso sono difficili da debellare».

 

Cistite e candida: che cosa hanno in comune?

Perché le cistiti e le infezioni da Candida sono spesso ricorrenti? Se nella candida un’alimentazione ricca di carboidrati, l’utilizzo cronico di salva slip e l’uso di antibiotici, crea i presupposti per il mantenimento dell’infezione, così la cistite si ripresenta nonostante l’utilizzo mirato di diversi antibiotici.

Anche l’intestino è coinvolto nel processo: le donne che soffrono di candida e cistiti ricorrenti hanno sperimentato che entrambe possono verificarsi a seguito di forme di diarrea o di stitichezza. È bene, quindi curare alimentazione per regolarizzare il transito intestinale.

«Inoltre, nelle donne che presentano recidiva di candidosi o cistiti – afferma la dottoressa Corradini – abbiamo osservato che spesso i muscoli che sostengono il pavimento pelvico sono in uno stato di perenne contrazione o sono più sensibili ad alcuni stimoli fisici e meccanici (il freddo, lo stress, i rapporti sessuali).

Questo stato di ipertono favorisce il ripetersi degli eventi e, solo la valutazione di questa parte anatomica durante la visita ginecologica, permette di “spezzare” il disturbo attraverso l’uso di terapie mirate a ridurre il tono muscolare.

La ginnastica per il pavimento pelvico può, dunque, essere realmente efficace per prendere coscienza di questo apparato muscolare che, sostenendo la pelvi e tutte le sue funzioni, tutte le donne dovrebbero conoscere meglio. È per questo motivo che insieme con l’ostetrica Eleonora Bernardini abbiamo pensato a organizzare il corso “Perineo libera tutte!” per insegnarla».

 

 

 

 

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