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Stagioni

Influenza stagionale, virus e vaccini anti-influenzali

29/10/2013

 

Con l’avvicinarsi della stagione invernale si ricomincia a parlare inevitabilmente di virus influenzali. Quello che per molti sembra essere poco più di un fastidioso malore stagionale, rappresenta invece, come sottolineato dal Ministero della Salute “un importante problema di sanità pubblica a causa del numero di casi che si verificano in ogni stagione e che può essere più o meno elevato a seconda della trasmissibilità del virus influenzale circolante”.

Di influenza e di vaccino antinfluenzale, la cui campagna di distribuzione parte a fine ottobre, ne parliamo con la dottoressa Silvia Modora, della Direzione Medico Sanitaria di Humanitas Gavazzeni.

Dottoressa Modora, quali sono i principali canali di diffusione dei virus influenzali?

«La trasmissione del virus dell’influenza si verifica soprattutto per via aerea, attraverso le gocce di saliva di chi tossisce o starnutisce. Ma può avvenire anche attraverso il contatto con le mani contaminate dalle secrezioni respiratorie».

Quali sono le strategie per ridurre la trasmissione del virus dell’influenza?

«Anzitutto il lavaggio delle mani, seguito da una buona igiene respiratoria, che consiste nel coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce e dall’uso regolare di fazzoletti, meglio ancora se usa e getta. Utile è poi l’isolamento, a casa, delle persone con malattie respiratorie febbrili, soprattutto quando queste sono nella loro fase iniziale. Queste misure preventive si aggiungono a quelle basate sui presidi farmaceutici, in particolare alla vaccinazione antifluenzale, che è considerata da anni il principale strumento di prevenzione dell’influenza».

Il vaccino antifluenzale è consigliabile a tutti o deve essere circoscritto solo a determinate categorie di persone?

«Il vaccino è indicato a tutti i soggetti che desiderano evitare la malattia influenzale e che non abbiano specifiche controindicazioni dovute ad esempio ad allergie o malattie acute di media o grave entità. Il Ministero della Salute ha individuato un elenco di categorie per le quali la vaccinazione è raccomandata, tra cui sono comprese le persone con età pari o superiore ai 65 anni e quelle con malattie croniche a carico dell’apparato respiratorio, malattie dell’apparato cardiocircolatorio e insufficienza renale cronica. Tra coloro per i quali la somministrazione del vaccino è raccomandata ci sono i medici e il personale sanitario di assistenza, dal momento che “la vaccinazione, oltre la salvaguardia della salute del singolo, ha il duplice scopo di proteggere i pazienti con cui gli operatori sanitari possono venire a contatto, e ai quali possono trasmettere l’infezione”».

Qual è il periodo giusto per sottoporsi al vaccino antifluenzale?

«In base ai dati relativi alla nostra situazione climatica e per l’andamento temporale  mostrato dalle epidemie influenzali in Italia, il periodo ideale per la conduzione delle campagna di vaccinazione antinfluenzale è dalla metà di ottobre fino a fine dicembre. Meglio dunque vaccinarsi prima possibile, soprattutto per quanto riguarda le persone appartenenti alle categorie cosiddette a rischio. Per tutti, comunque, l’ideale è non farlo oltre la fine dell’anno, quando un intervento di questo tipo rischierebbe di diventare ormai superfluo».

 

a cura di Luca Palestra

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