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Corriere.tv: ecco come abbronzarsi senza rischi

03/07/2007

Dubbi, curiosità e leggende da smentire per chi vuole abbronzarsi senza rischi per la salute della pelle.

Se uso un filtro solare troppo alto non mi abbronzo? È vero che all’ombra non ci si scotta? Il sole fa venire la rughe? Se metto la crema protettiva posso stare al sole quanto mi pare e piace? A queste domande corrisponde quasi sempre una risposta che è una vera leggenda metropolitana. E le domande sono ancora tante. Abbiamo, allora, chiesto ai professionisti di Humanitas di sfatare i luoghi comuni più diffusi relativi al sole per avere finalmente le idee chiare e non rischiare sorprese sotto il “solleone”.

Se al mare rimango all’ombra non mi brucio: FALSO
I raggi solari sono riflessi dalla sabbia e dall’acqua, quindi rimanere seduti all’ombra o sotto l’ombrellone vuol dire prendere circa il 50 per cento dei raggi presenti direttamente sotto il sole. Questo significa che sotto l’ombrellone possiamo rimanere il doppio del tempo, ma non di più, altrimenti ci scottiamo.

Una crema a fattore di protezione 60 protegge il doppio di una a fattore di protezione 30: FALSO
La crema a protezione 60 protegge solo il 5 per cento in più di quella a fattore 30, quindi un fattore medio è sufficiente nella maggioranza dei casi.

Se la crema è resistente all’acqua non la riapplico: VERO-FALSO
Tutti i prodotti solari si devono riapplicare ogni due ore. Anche quelli resistenti all’acqua. La protezione, infatti, scompare dalla pelle dopo questo periodo di tempo. Se, invece, il prodotto non è resistente all’acqua, è bene applicarlo subito dopo una nuotata.

Le creme a protezione solare possono provocare l’acne: VERO
Le creme a protezione solare esercitano un’azione di promozione di questo disturbo in chi ne soffre.

Il sole fa venire la rughe: VERO
L’80 per cento delle rughe che vedete guardandovi allo specchio è provocato dal sole. I responsabili dell’invecchiamento sono i raggi UVA, ma anche gli UVB fanno la loro parte. Gli UVA penetrano più in profondità nella pelle e alterano le cellule che producono collagene e fibroblasti. Inoltre, il sole disidrata la pelle e può favorire l’insorgere di macchie cutanee dovute all’età. Occorre pertanto limitare il tempo di esposizione al sole.

Se non c’è il sole è inutile mettere la crema protettiva: FALSO
I raggi UV riescono a filtrare anche nelle giornate nuvolose e a scottare la pelle. Occorre, quindi, non esporsi a lungo anche con questo tempo.

Se applico la crema solare non invecchio la mia pelle: FALSO
Studi recenti hanno dimostrato che i filtri solari proteggono bene contro i raggi UVB, ma poco contro i raggi UVA, i maggiori responsabili dell’invecchiamento solare.

Per i bambini occorre utilizzare creme a fattore di protezione alto: FALSO
Ai bambini fino ai 4 anni le creme solari andrebbero vietate. Meglio la protezione con cappello, occhiali e magliette. Ma soprattutto pochissimo sole.

Se si assumono antiossidanti o betacarotene la pelle non si scotta: FALSO
Non vi sono dimostrazioni attendibili che si possono evitare le scottature assumendo prodotti per via orale.

Il sole di mezzogiorno scotta di più la pelle: VERO
Il sole a mezzogiorno emette la maggior quantità di raggi UVB, quelli che provocano le scottature.

Il sole del mattino è più adatto ad anziani e bambini: VERO-FALSO
Il sole del mattino, rispetto a mezzogiorno, ha meno raggi UVB, quelli che scottano la pelle, ma la stessa intensità di raggi UVA, quelli che invecchiano la pelle, quindi, non ci si scotta, ma la pelle invecchia.

A cura di Lucrezia Zaccaria

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