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Spasmi affettivi nei bambini: “Non sono sincopi”

07/05/2015

Gli spasmi affettivi nei bambini: si fanno male in maniera inaspettata, percependo un dolore netto e forte: iniziano a piangere, ma il primo lamento è così profondo che non riescono a riprendere fiato, come se l’aria si fermasse loro in gola, e vanno incontro a una perdita di coscienza con abbandono del tono muscolare. In altri casi è un grande disappunto a creare una situazione simile, magari un litigio con un genitore, oppure quello che potrebbe venire definito comunemente “capriccio”, oppure un altro qualsiasi episodio che possa portare alla frustrazione: questi sono gli spasmi affettivi, ovvero episodi di apnea con possibile perdita di coscienza e modificazione del tono posturale. Questi episodi possono presentarsi nei bimbi di età compresa tra i 6 mesi e i 6 anni, anche se nella gran parte dei casi il primo episodio avviene prima dei 18 mesi.

«Lo spasmo affettivo va distinto dalla sincope vera e propria così come la si ritrova nell’adulto – spiega Raffaello Furlan, Responsabile dell’Unità Operativa Clinica Medica dell’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano (Milano) –. L’apnea prolungata porta allo spasmo affettivo, da cui i piccoli solitamente si riprendono quasi subito. Quella dello spasmo affettivo è una condizione benigna che tende a ripetersi nei bambini e poi scompare progressivamente con la crescita».

 

Due tipi differenti di spasmi affettivi

Ma quanti tipi di spasmi affettivi esistono? Almeno due, secondo la letteratura: gli spasmi affettivi cianotici e gli spasmi affettivi associati a pallore. In entrambi i casi l’evento che causa la crisi è una frustrazione o un dolore, e la ripresa della coscienza nel bambino è spontanea.

«Negli spasmi affettivi cianotici oltre alla perdita del tono muscolare e della coscienza la pelle assume un colore bluastro – spiega il dottor Furlan –. Gli spasmi affettivi associati a pallore sono più rari e possono sono più rari e possono presentarsi con un incremento generalizzato del tono muscolare del tronco e delle estremità, incontinenza urinaria e confusione e sonnolenza nelle fasi successive all’episodio stesso. Per questa ragione pongono un problema di diagnosi differenziale con le crisi comiziali, cioè con l’epilessia: in questi casi un video-elettroencefalogramma può essere di aiuto per la diagnosi. Da sottolineare che gli attacchi di spasmo affettivo si associano all’anemia da deficienza di ferro, anche se la relazione causale tra le due condizioni non è al momento chiarita».

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