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Benessere

Lavarsi con uno shampo ai batteri? Perché no

17/09/2014

Dagli scaffali dei negozi a quelli di casa i prodotti per l’igiene personale sono molteplici: shampoo, bagnoschiuma, sapone, deodoranti, dalle caratteristiche e dai componenti più o meno naturali. La scelta si basa su costi, fragranze, piacevolezza all’uso, marche, efficacia e reazioni del nostro organismo.

In questo universo di prodotti appare senz’altro singolare – al grande pubblico – la scelta di una startup biotech americana di sviluppare un prodotto a base di batteri. Il tonico è all’apparenza del tutto simile all’acqua ma in realtà ogni spray contiene miliardi di Nitrosomonas eutropha, batteri innocui molto comuni nella polvere e nelle acque non trattate.

 

Igiene personale a base di batteri

Questo tonico e i suoi effetti sulla cute sono stati al centro di un esperimento. I volontari coinvolti (inclusa una giornalista del New York Times che ne ha dato riscontro in un articolo) sono stati invitati a spruzzarsi il tonico due volte al giorno su viso, cuoio capelluto e corpo. La loro pelle veniva poi tamponata in laboratorio e i campioni analizzati per rilevare i cambiamenti della comunità batterica. Durante tale periodo i volontari non potevano utilizzare alcun prodotto per la pulizia personale e potevano utilizzare solo acqua una volta al giorno. In seguito all’applicazione del tonico – e dunque alla colonizzazione batterica – il miglioramento estetico era netto: la pelle è risultata più morbida e liscia e i soggetti coinvolti non presentavano cattivo odore.

L’esperimento si inserisce in un filone di ricerca che punta a indagare come si possa manipolare l’universo di organismi (batteri, virus, funghi) presenti nelle ghiandole, nei follicoli piliferi e nell’epidermide, a beneficio del nostro organismo e in particolare del sistema immunitario.

 

Usare i batteri per prevenire le malattie autoimmuni

Come ci spiega il professor Carlo Selmi, responsabile di Reumatologia e Immunologia Clinica in Humanitas Milano e docente dell’Università degli Studi di Milano, questo esperimento rivela come agire sulla popolazione batterica del nostro organismo (generalmente identificata con quella intestinale ma ben rappresentata anche sulla cute), ovvero la microbiota, sia importante per la salute dell’organismo e non solo a livello intestinale (come si è fatto finora) ma anche a livello cutaneo e sul sistema immunitario in generale.

Il risultato da una parte supporta i dati che indicano come bambini cresciuti in ambiente con maggiori standard igienici abbiano più frequentemente asma e malattie autoimmuni, dall’altra suggerisce come la manipolazione dei miliardi di batteri che convivono nel nostro organismo possa essere un fattore importante nel prevenire le malattie autoimmuni e combattere le infezioni, i due principali (opposti) compiti del nostro sistema immunitario.

 

                                                                               Pillola a cura del prof. Carlo Selmi

                                Responsabile UO Reumatologia e Immunologia Clinica di Humanitas e docente dell’Università degli Studi di Milano

                                                           

 

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