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Benessere

Un tessuto contro le infezioni vaginali

21/05/2014

Un tessuto derivato dalla fibroina di seta capace di svolgere un’azione antimicrobica. Quali sono le sue caratteristiche, quali i vantaggi per il nostro organismo e perché può essere utile anche in caso di infezioni vaginali?

L’abbiamo chiesto alla dottoressa Annamaria Baggiani, Responsabile del Servizio Infertilità femminile e procreazione medicalmente assistita di Humanitas.

Il prurito intimo, il bruciore e il dolore intenso sono sintomi che si manifestano generalmente nel corso di infezioni ginecologiche di origine batterica o micotica (funghi o lieviti) e hanno un forte impatto sulla vita di relazione della donna e sulla sfera psicologico-emotiva. Queste infezioni spesso si ripetono e ricorrono nel tempo, si ripresentano infatti in oltre il 50% dei casi e sono sempre più diffuse.

Due sono le condizioni fondamentali che rappresentano la principale difesa per la salute delle mucose genitali: l’equilibrio dell’ecosistema vaginale e l’acidità del PH (fisiologico se vicino a 4). Quando l’ecosistema vaginale viene alterato e il PH subisce delle variazioni, si verificano le condizioni che possono determinare l’insorgere di un’infezione ginecologica. Ciò può succedere in una situazione di ridotte difese immunitarie o di stress, in seguito ad alterazioni ormonali, o come conseguenza di terapie antibiotiche che provocano un’alterazione della microflora vaginale.

 

L’importanza del giusto abbigliamento intimo

In questi casi la scelta dell’abbigliamento intimo è importante, soprattutto in presenza di disturbi come le dermatiti e le micosi o in caso di particolare sensibilità cutanea. Secondo recenti studi, il 60% delle donne soffre di disturbi che si potrebbero evitare indossando l’abbigliamento corretto. Inoltre, certe abitudini di vita, come l’igiene intima effettuata con detergenti non adatti e l’uso prolungato di salvaslip e capi di abbigliamento che limitano la traspirazione della zona genitale, incrementano l’umidità e favoriscono lo sviluppo di microrganismi patogeni alterando la microflora e il PH di quest’area.
È noto che, in queste situazioni, andrebbero evitati i tessuti in fibra sintetica a diretto contatto con la pelle, infatti sono poco traspiranti e creano un microclima caldo-umido che favorisce la crescita di batteri e funghi responsabili di patologie sempre più diffuse come le micosi. Fino a qualche anno fa si consigliava l’intimo in cotone, ma recenti studi hanno evidenziato che nemmeno questa è la soluzione giusta per chi soffre di disturbi cutanei, poiché le fibre corte del cotone possono irritare la pelle quando diventano umide.

 

Un nuovo tessuto dalla seta

Recentemente è stato brevettato un tessuto a base di fibroina di seta che si è dimostrato l’unico studiato appositamente per proteggere le pelli più sensibili, anche in presenza di alterazioni e lesioni della barriera cutanea. La fibroina di seta con protezione antimicrobica è una scoperta tutta italiana brevettata da Dino Montagner di San Donà di Piave (Venezia). Il tessuto viene rimborsato dai sistemi sanitari di molti Paesi Europei, ma è ancora poco conosciuto in Italia, e viene venduto come dispositivo medico attraverso internet. Promosso dalla Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (SIGO) e da molti dermatologi, contiene un principio antimicrobico con azione antinfiammatoria che lo rende particolarmente adatto per mutandine e slip. Questa biancheria intima aiuta a controllare e prevenire la colonizzazione di batteri e funghi, senza alterare la naturale flora cutanea. Con questo tessuto sono state prodotti magliette, mutande, bendaggi, guanti capaci di inibire la proliferazione di batteri e funghi e di combattere le infezioni cutaneo-mucose senza alterare la flora microbica.

Studi pubblicati su riviste scientifiche come “Mycoses” o “Minerva Ginecologica” dimostrano che la maglia di seta con la protezione antimicrobica aiuta a controllare e prevenire la colonizzazione di batteri e funghi, senza alterare la naturale flora cutanea. In assenza di antimicotici topici e orali, o in pazienti che non avevano risposto in maniera adeguata agli antimicotici convenzionali gli slip a base di fibroina di seta sembrano essere uno strumento utile, nel ridurre i segni e i sintomi e gli episodi di disagio vulvovaginale in pazienti affetti da vulvovaginiti ricorrenti.

Questo prodotto così innovativo potrebbe essere quindi utilizzato sia in associazione al trattamento antimicotico per contribuire ad alleviare il disagio di vulvovaginiti ricorrenti, ma anche a livello preventivo in quelle pazienti soggette a infezioni ginecologiche recidivanti come utile meccanismo di prevenzione al fine di migliorare la qualità della vita.

 

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