Un bicchiere di vino, un cubetto di cioccolato fondente, una bella dormita e una gita fuori porta: alcune idee vecchie e nuove, certificate da numerosi studi scientifici, per fare un bel regalo di Natale al proprio sistema immunitario.

Le festività natalizie sono il momento preferito dai bambini: si sta a casa da scuola, si ricevono i doni, si passa del tempo in famiglia, magari si gioca con la neve. Il periodo in effetti ha i suoi benefici e per certi versi aiuta anche il sistema immunitario degli adulti. Come ci spiega il professor Carlo Selmi, responsabile di Reumatologia e Immunologia Clinica dell’Istituto Clinico Humanitas e docente dell’Università degli Studi di Milano, il nostro organismo può trarre alcuni benefici da piccole abitudini festive. Alcuni ingredienti tipici delle feste di altri Paesi come lo zenzero o i mirtilli rossi (cranberries) non sono diffusi nella nostra tradizione pur possedendo spiccata attività positiva sul sistema immunitario e potrebbero essere utilizzati come sfiziose alternative ai sapori più usuali. Oltre a questi, anche mele, basilico, menta, rosmarino, origano e prugne sono amici delle nostre difese, così come è stato dimostrato da numerosi studi, l’ultimo dei quali pubblicato quest’anno da PLoS One.

Un cubetto di cioccolato

Il cioccolato fondente fa bene all’umore in quanto contribuisce alla secrezione della serotonina, l’ormone del benessere. Più che di cioccolato, è però opportuno parlare di cacao, principio attivo di cibi e bevande a base di cioccolato fondente; ricordiamo infatti che il cioccolato al latte contiene poco cacao e quello bianco non ne contiene affatto. Numerosi studi condotti dall’University of California, Davis, dimostrano come il cacao sia un alleato del sistema immunitario. Il cacao contiene flavonoidi (catechina ed epigallocatechina) attivi come antiossidanti e come antinfiammatori diretti, ovvero calmanti del sistema immunitario. In particolare abbiamo osservato una capacità del cacao di rendere le cellule del sistema immunitario meno “irascibili” rispetto a stimoli quotidiani.

E un bicchiere di vino rosso

Il vino rosso, che spesso accompagna i pasti degli italiani, contiene resveratrolo: una sostanza dagli effetti antiossidanti, utile quando lo stress ossidativo crea i radicali liberi, tossici per le cellule, così come rivela uno studio pubblicato quest’anno dall’International Reviews of Immunology. È importante sottolineare però che i benefici del vino rosso sono modesti e non di tale portata da convincere chi non lo beve a iniziare a farlo. Gli amanti di un buon calice di vino devono comunque consumarne con moderazione e purtroppo i benefici non si applicano a vino bianco o spumante.

Questione di ritmi

Nel periodo delle feste si riesce a tirare un po’ il fiato, i ritmi rallentano, magari si trova il tempo per dedicarsi alle proprie passioni, per leggere un libro o guardare un film sul divano, c’è chi trascorre il tempo in famiglia e chi si ritaglia momenti per sé. Si riesce anche a dormire un po’ di più, magari quelle buone otto ore che fanno bene al nostro organismo, così come consigliano i ricercatori della John Hopkins.

Aria di montagna

C’è anche chi, durante le feste, ha la possibilità di partire per andare a trascorrere qualche giorno in montagna. Cambiare aria fa sicuramente bene, soprattutto se ci si allontana dalle grandi città e dall’inquinamento che spesso le opprime (causando anche danni al sistema immunitario, secondo i ricercatori dell’Università di Washington). Beneficio che va a vantaggio soprattutto degli asmatici, la cui condizione è peggiorata dagli agenti inquinanti, ma attenzione al freddo e alla nebbia.

A cura di Valeria Leone