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Menopausa, che impatto hanno le variazioni ormonali su memoria e cervello?

03/02/2017

La menopausa influenza anche il cervello? Quando la donna supera il suo periodo fertile, va incontro a delle variazioni ormonali che coinvolgerebbero anche il cervello: non solo vampate di calore, irritabilità e sbalzi d’umore, tra i sintomi della menopausa ci sarebbero anche deficit di memoria. Tutto per colpa degli ormoni? Il loro ruolo non sarebbe però così scontato.

«Da tempo sappiamo che il funzionamento del cervello è regolato anche dagli ormoni. Nelle donne gli estrogeni e il progesterone ne influenzano lo sviluppo già durante lo sviluppo prenatale. L’ippocampo (l’area cerebrale implicata nell’immagazzinamento dei ricordi) contiene alti livelli di recettori per questi ormoni. Non stupisce quindi che variazioni dei livelli ormonali nel corso della vita della donna si riflettano sulla funzionalità del cervello», spiega su Repubblica la professoressa Michela Matteoli, responsabile di Humanitas Neuro Center, direttore dell’Istituto di Neuroscienze del CNR e docente di Humanitas University.

(Per approfondire leggi qui: Lo sai che la caffeina peggiora i sintomi della menopausa?)

La ricerca ha documentato la correlazione tra menopausa, variazioni ormonali e cervello

Uno studio apparso su Journal of Neuroscience e realizzato dalla Harvard Medical School di Boston (Usa) ha osservato il possibile impatto negativo sulla funzionalità cerebrale della riduzione del livello di estrogeni nelle donne in menopausa. Utilizzando la risonanza magnetica funzionale è stata osservata un’alterazione della connettività nell’ippocampo: «Basse concentrazioni del 17beta-estradiolo (il principale ormone sessuale prodotto dalle cellule dell’ovaio) erano correlate ad alterazioni più pronunciate della connettività dell’ippocampo e a prestazioni peggiori nei test di tipo mnemonico», spiega la professoressa.

(Per approfondire leggi qui: La menopausa precoce aumenta il rischio di infarto del miocardio)

Ma non tutti i ricercatori concordano sul coinvolgimento degli ormoni: «In molti ritengono che la confusione mentale in questa fase della vita non sia causata direttamente dalla mancata azione degli ormoni su recettori specifici, ma indirettamente dalle variazioni ormonali in generale. Tali alterazioni provocano altri sintomi come sbalzi d’umore e disturbi del sonno che possono avere un impatto negativo sulle funzioni cognitive».

La terapia ormonale sostitutiva può essere utile per controbilanciare gli effetti della menopausa?

«Ad oggi il quadro non è del tutto chiaro. Alcuni esperti la raccomandano ma le conclusioni non sono definitive: alcuni studi suggeriscono che la terapia ormonale sostitutiva migliori la memoria e gli altri aspetti cognitivi, altri invece che non abbia alcun effetto o possa averne uno negativo sulle facoltà cognitive», conclude la professoressa Matteoli.

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