Stai leggendo Sonno, adolescenti e smartphone: i consigli per un “digital detox”

Benessere

Sonno, adolescenti e smartphone: i consigli per un “digital detox”

12/10/2016

Difficile separarsene, soprattutto per un adolescente. Lo smartphone riempie le giornate di tantissimi ragazzi, ma non solo quelle. Il telefono – riduttivo chiamarlo così – segue i giovanissimi fin sotto le coperte disturbando infine il loro sonno. E il giorno dopo, a scuola, arrivano le conseguenze, a tal punto che qualcuno ha suggerito una “disintossicazione digitale” o “digital detox”: delle raccomandazioni per allontanarsi dallo smartphone almeno la sera, poco prima di andare a letto.

È la Digital Awareness UK, un’organizzazione inglese che ha condotto un sondaggio sulle abitudini digitali dei teenager d’Oltremanica. Poco meno della metà, il 45% del campione (2750 ragazzi 11-18enni) controlla lo smartphone dopo essere andato a letto. Di questi 1 su 10 lo controlla almeno 10 volte a notte. Quasi tutti monitorano i social network, il 75% usa il dispositivo per sentire la musica, il 57% per guardare un film.

(Per approfondire leggi qui: Sonno, dormire troppo o dormire poco: cuore a rischio?)

E nel buio delle camerette i genitori sono ignari. Un terzo dei ragazzi lo sa. Ma i ragazzi sono consapevoli anche delle conseguenze dell’abuso digitale: quasi il 70% sa che usare lo smartphone di notte fa male al sonno e alle prestazioni scolastiche.

Quasi la metà del campione tiene lo smartphone accanto al letto mentre dorme

Il desiderio di non perdersi nemmeno una notifica è molto forte: «Si tratta però di un desiderio che genera abitudini scorrette», commenta il dottor Vincenzo Tullo, specialista neurologo e responsabile dell’ambulatorio sulle cefalee di Humanitas. «Se prevale la voglia di controllare le notifiche si avrà difficoltà ad addormentarsi e si rischia di essere svegliati di notte se queste non vengono disattivate. Il prezzo si paga il giorno dopo a scuola: i ragazzi sono meno lucidi, più stanchi, si concentrano a fatica e possono distrarsi più facilmente».

Che succede quando il sonno è disturbato? «La luce che questi dispositivi emettono, a cui i ragazzi sono esposti a una distanza irrisoria, interferisce con la produzione di melatonina, l’ormone che regola il ciclo sonno-veglia. Inoltre, restando più a lungo svegli, dunque attivi, anche la produzione di un altro ormone viene alterata, quella del cortisolo. L’energia che viene liberata non viene smaltita e quindi viene depositata sotto forma di grassi».

(Per approfondire leggi qui: Come non rinviare più la sveglia? Basta puntarla due volte)

«I ragazzi devono capire che il sonno è importante per il benessere dell’organismo anche nel lungo periodo. È fondamentale che dormano quanto raccomandano le linee guida internazionali, come quelle della National Sleep Foundation: fino a 13 anni vanno bene 9-11 ore di sonno, mai meno di 7 o più di 12. Dai 14 ai 17 anni, 8-10 ore di sonno, meglio se non sotto le 7 e oltre le 11», conclude lo specialista.

Ecco i consigli dell’organizzazione inglese per “disintossicarsi dal digitale”:

  • Astieniti dall’uso degli smartphone 90 minuti prima di andare a letto;
  • in quei 90 minuti leggi un libro o fai un bagno;
  • disattiva le notifiche: imposta la modalità aereo, silenzia o spegni del tutto il telefono
  • riduci l’esposizione alla luce blu;
  • cerca di controllare spontaneamente le notifiche il meno possibile;
  • non tenere lo smartphone a portata di mano, orecchio e occhio;
  • usa app che contano quante volte controlli il device;
  • non essere impulsivo nel prendere in mano il telefono;
  • fai delle pause in cui ti astieni dal controllare le notifiche, anche a orari determinati nella giornata.

Articoli che potrebbero interessarti

Non perderti i nostri consigli sulla tua salute

Registrati per la newsletter settimanale di Humanitas Salute e ricevi aggiornamenti su prevenzione, nutrizione, lifestyle e consigli per migliorare il tuo stile di vita