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Benessere

Salute, donne attente ma insoddisfatte: 2 su 3 vorrebbero fare di più

10/02/2016

Com’è cambiato, in dieci anni, il modo in cui le donne pensano alla propria salute? Il benessere resta la priorità, per questo in molte sono davvero attente alla prevenzione, ma non basta: 2 donne su 3 vorrebbero far di più per loro stesse. Meno della metà è infatti soddisfatta di come riesce a gestire la propria salute. Sono i risultati di un sondaggio di Onda, l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna, condotto su 800 persone fra i 18 e i 64 anni.

Onda torna a interrogarsi sulla salute al femminile in occasione del suo decennale. Come nel 2006 per le donne è ancora “l’importante è la salute”, una priorità per quasi il 70%. Star bene non vuol dire solo “non essere malate”: salute è benessere, sia mentale che fisico. E per star bene tante donne s’impegnano nella prevenzione. È in aumento il numero di persone che dichiarano di fare prevenzione (poco meno di 1 su 2); il 62% delle donne si sottopone a controlli e visite anche quando sta bene e il 57% cura molto di più la propria alimentazione.

(Per approfondire leggi qui: Tumore al seno, imparare la cultura della prevenzione fin da giovani)

La salute è un bene prezioso non solo se si è coinvolte in prima persona

Ben 3 donne su 4 si occupano infatti del benessere di almeno un familiare, ricorrendo a Internet per ottenere informazioni e aggiornamento sugli argomenti riguardanti la salute. A preoccupare di più l’universo femminile sono tumori (55%), disturbi psichici e stress (39%), malattie neurodegenerative (25%) e malattie cardiovascolari (18%).

(Per approfondire leggi qui: Cuore, 4 buoni propositi per fare prevenzione)

Ma nonostante questo è aumentata, rispetto a dieci fa, la schiera di donne scontente di quanto fanno per la propria salute: solo il 46% è soddisfatto (70% nel 2006) del modo in cui la gestiscono e il 67% del campione vorrebbe poter fare di più. Le donne però sono critiche anche nei confronti dei servizi sanitari nazionali: il 44% ritiene insufficienti le prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale. Insufficiente anche l’attenzione alle esigenze femminili di ospedali e istituzioni (rispettivamente per il 46% e il 47% del campione).

Onda è da sempre impegnata sul fronte della promozione di una cultura della medicina di genere. Dal 2007 premia con l’assegnazione di Bollini Rosa quegli ospedali italiani più sensibili a prevenzione, diagnosi e cura delle principali malattie in rosa. C’è ancora molto da fare, sia sul fronte della prevenzione (il fumo resta ancora un’abitudine piuttosto diffusa: una su 4 continua a fumare, come nel 2006) che per il miglioramento dei servizi sanitari su misura per le donne.

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