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Benessere

Ottobre: tempo di arance! Ma sono tutte uguali?

08/10/2015

Il colore arancio spicca tra la frutta e verdura di stagione sui banchi di mercati e supermercati. È il colore tipico delle arance, che finalmente deliziano il nostro palato ed organismo con succose spremute.
Per colazione o per uno spuntino pomeridiano…come resistere?
Ne parliamo con la biologa nutrizionista Elisabetta Macorsini, Ambulatorio di Nutrizione e Salute di Humanitas Mater Domini.

“Consumare arance fa molto bene. Sono frutti ricchi di acqua (circa il 90% del peso totale) e  non contengono grassi. Hanno pochissime proteine (0,5-0,8%), ma apportano sufficienti quantità di zuccheri semplici (6-9%) tali da fornire un buon rifornimento di energia. Sono un buon mix di vitamine: Vitamina C che aiuta a rinforzare le difese immunitarie, Vitamina A, protettrice di pelle e mucose e Vitamine del gruppo B (soprattutto B1 e B2), che favoriscono l’utilizzazione dei nutrienti per la produzione di energia e regolano l’appetito”, spiega la specialista.
La arance sono ricche anche di sali minerali: potassio (mantiene ben idratate le cellule), rame (costituente di pelle e capelli, magnesio (potente antiossidante). Nelle arance sono presenti anche pectina, una fibra utile per la funzionalità intestinale e citroflavonoidi, che contrastano la fragilità capillare e tutte le forme di invecchiamento organico. 

Arance: sono tutte uguali?

Le arance non sono tutte uguali. La varietà “pigmentate” sono tra le più pregiate per il sapore dolce e per la loro colorazione intensa che indica il contenuto in antiocianine e bioflavonoidi, sostanze che svolgono un’azione protettiva e antinvecchiamento. Si trovano in commercio da dicembre fino a marzo circa, sono le più diffuse sul mercato italiano e vengono coltivate nel nostro paese, soprattutto al sud e in alta quota.

Elisir per tutti i giorni?

“La spremuta di arance è un toccasana per la salute. Contiene però una certa dose di zuccheri e, per tale motivo, le persone in sovrappeso e quelle diabetiche devono assumerla con attenzione. Si tratta, inoltre, di un alimento tendenzialmente acido, che può provocare qualche difficoltà digestiva a coloro che soffrono di bruciori di stomaco. Il consiglio è dunque quello di berla dopo aver mangiato qualcosa, come ad esempio delle fette biscottate”, afferma la dottoressa Macorsini.
A parte questi consigli, si può consumare la spremuta anche tutti i giorni. L’ideale è berla a colazione, accompagnandola con fette biscottate e marmellata oppure come spuntino di metà mattina o pomeriggio. Non aggiungiamo zucchero, perché l’arancia, come tutta la frutta, è già zuccherina.
Attenzione! Non prepariamo la spremuta in anticipo: va bevuta appena preparata perché le vitamine contenute nelle arance si degradano rapidamente a contatto con l’ossigeno, la luce e il calore.

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