Viaggiare in aereo in gravidanza: poche accortezze per farlo in tutta sicurezza. Un consiglio generale è quello di consultare il medico di fiducia o il ginecologo anche per ricevere la certificazione medica necessaria richiesta dalle compagnia aeree.
La politica dei vettori nazionali e internazionali cambia da Paese a Paese. Ad esempio la statunitense American Airlines richiede un certificato se la data prevista del parto cade nelle 4 settimane prima del volo. In questo caso il medico deve dimostrare che la donna può viaggiare in aereo. Alitalia consiglia alle future mamme di viaggiare con un accompagnatore dopo la 28ma settimana. Molte compagnie non permettono di volare 7 giorni prima o dopo il parto.
Pochi mesi fa il Royal College of Obstetricians and Gynaecologists di Londra ha rivisto le linee guida per volare in sicurezza in caso di gravidanza. Non sarebbe prudente mettersi in viaggio a partire dalla 37ma settimana di gestazione, sottolinea l’istituto, perché in caso di parto anticipato potrebbe risultare difficile ricevere, durante il volo, la necessaria assistenza o fronteggiare possibili complicazioni.
Secondo gli esperti non ci sono prove che il volo aumenti il rischio di complicazioni in gravidanza. Nessuno rischio anche dalle radiazioni a cui il feto è esposto durante i controlli di sicurezza.
Il rischio trombosi è reale però per tutti coloro che viaggiano in aereo in posizione scomoda e per un periodo molto prolungat (Per approfondire leggi qui: Viaggi lunghi in auto, treno e aereo? Scopri gli esercizi per affrontarli in salute)
Cosa possono fare le donne in gravidanza per viaggiare in tranquillità?
«Il consiglio che si può dare è di vestirsi in maniera adeguata, di indossare calzature comode e calze elastiche, di idratarsi spesso e di non consumare alcolici o caffeina», suggerisce la dottoressa Annamaria Baggiani, responsabile del Servizio di Infertilità Femminile e Procreazione Medicalmente Assistita di Humanitas Fertility Center.
«Ancora, è indicato muoversi appena possibile, magari passeggiando lungo la cabina o svolgendo dei piccoli esercizi a scadenze regolari, come ad esempio far ruotare le caviglie, per favorire la circolazione sanguigna. Magari una donna in attesa potrebbe scegliere un posto vicino al corridoio per approfittare di uno spazio maggiore».
«Infine – conclude la dottoressa – la cintura di sicurezza va allacciata e posizionata al di sotto del pancione in modo da limitare eventuali traumi».
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