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Benessere

Cervicalgia, sempre più tra giovani e donne

04/09/2015

La cervicalgia, il dolore che interessa la parte superiore della colonna vertebrale, cioè il collo, è una manifestazione clinica dolorosa molto frequente e, probabilmente, la più fastidiosa tra i dolori riferiti alla colonna vertebrale. Nonostante questo, in genere dalle persone è considerata meno degna di attenzione rispetto a dorsalgia o lombalgia, per cui spesso si tendono ad adottare, per risolverla, soluzioni fai-da-te. Niente di più sbagliato, come sottolinea il dottor Mario Fusco, specialista dell’Unità Operativa di Chirurgia della colonna di Humanitas Gavazzeni.

Dottor Fusco, che cosa bisogna fare quando si è vittime di cervicalgia?

«In caso di dolore forte al collo è consigliabile innanzitutto stare a riposo. Questo non significa che bisogna stare a letto, anzi: il riposo a letto, quando si è in presenza di cervicalgia, deve essere limitato e alternato al riposo su una poltrona e a brevi passeggiate. Se non si può fare a meno di stare a letto bisogna assumere farmaci che possano prevenire l’insorgere di trombosi venosa profonda».

Per lenire il dolore da cervicalgia è consigliabile fare uso di antidolorifici e analgesici?

«Sì, ma con moderazione e senza pensare di curarsi da sé. Non bisogna sottovalutare la cervicalgia – in qualsiasi forma essa si presenti, più o meno incisiva che sia – né pensare di poter risolvere il problema senza avere prima ottenuto pareri dagli specialisti. Meglio sempre rivolgersi al proprio medico, che in base alla specifica situazione saprà indicare la terapia antinfiammatoria e analgesica più adatta. E, se questa non dovesse dare i risultati sperati, saprà indirizzare il paziente a svolgere esami e visite specialistiche che consentano un approfondimento diagnostico utile alla sua guarigione».

In presenza di cervicalgia, è meglio tenere il collo e la parte superiore della schiena al caldo o al freddo?

«QUando c’è cervicalgia è sicuramente da preferire il caldo, perché è in grado di determinare il rilassamento dei muscoli e, al contempo, un maggior apporto di sangue nell’area interessata, con generale beneficio per la persona».

Esistono fattori che possono contribuire a peggiorare il dolore al collo?

«Ci sono più fattori che possono determinare cervicalgia o peggiorarne gli effetti, se questa è già presente. Il primo è il sovraccarico funzionale, cioè il far compiere sforzi eccessivi alla parte superiore della colonna vertebrale e alle braccia. Effetti negativi possono sorgere anche per la temperatura troppo fredda o a seguito di movimenti e posture non consone o a periodi di intenso stress psicofisico».

Esiste un’età in cui è più facile sviluppare cervicalgia?

«Questa forma di mal di schiena colpisce soprattutto persone di sesso maschile e di età compresa tra i 40 e i 60 anni. Ma negli ultimi anni si sta registrando un’inversione di tendenza, caratterizzata da un calo dell’età d’esordio della cervicalgia e da un coinvolgimento sempre più frequente delle donne, che svolgono ormai un’attività lavorativa sempre più simile a quella degli uomini».

 

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