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Benessere

Nodo in gola: colpa del reflusso

26/06/2015

“Ho un nodo in gola! Non preoccuparti, è solo ansia…”. Quante volte abbiamo sentito questa affermazione e ci siamo apparentemente tranquillizzati. Il fastidio però persiste. Dopo alcuni giorni iniziamo le classiche terapie, per prima cosa un anti infiammatorio, ma la situazione non migliora. Forse può essere un’infezione e allora cerchiamo di guarire con una terapia antibiotica, ma senza successo. Finalmente la soluzione: “il cortisone”. Risultato? Ho ingurgitato un sacco di medicine, ma il mio nodo in gola rimane. Quale può essere la spiegazione di questo fallimento? Sopravvalutare o sottovalutare la sintomatologia.

Dolore in gola: a cosa è dovuto?

“La faringodinia, ossia il classico dolore in gola, associata più o meno a fastidio alla deglutizione, si presenta in numerose patologie con la stessa modalità. Il primo passo per giungere a una diagnosi specifica, è una valutazione corretta”, spiega il dottor Tiziano Zurlo, Responsabile dell’Unità Operativa di Otorinolaringoiatria di Humanitas Mater Domini. Occorre per prima cosa escludere che la problematica derivi da un fenomeno non infiammatorio, ma bensì di tipo organico, quale una neoformazione benigna o maligna a livello della laringe. In questo caso è utile una visita otorinolaringoiatrica completata da una fibrolaringoscopia, ossia un esame poco invasivo, eseguito con le fibre ottiche, che permette di valutare lo stato reale della laringe e di tutta l’area faringo laringea.
Esclusa la presenza di neoformazioni e/o di fenomeni infettivi, quale patologia è alla base della faringodinia? L’ormai noto e molto diffuso reflusso gastroesofageo.

Il reflusso ne è il colpevole

“Il refluito gastrico contiene, oltre all’acido cloridrico, anche pepsina e bile che sono considerati gli agenti più aggressivi per la mucosa della laringe. Il refluo può, quindi, dar origine a una laringite da reflusso con tosse stizzosa, raucedine, bisogno di schiarirsi la gola, sgocciolamento nasale”, spiega il dottor Zurlo. Il refluo può anche essere la causa di asma da reflusso caratterizzata da tosse persistente (con o senza sibili), aggravata dall’esercizio fisico e accompagnata da dispnea (fatica a respirare durante gli sforzi fisici).
A questo punto qual è la risposta a coloro che affermano di “Avere un nodo in gola”?
“Eliminare l’ipotesi che alla base del fastidio ci sia una patologia, non affidarsi al fai da te e, solo dopo aver escluso tutte le possibili cause di malattia organica, solo allora si potrà affermare che il nodo in gola è colpa del destino”, conclude il dottor Zurlo.

 

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