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Benessere

Cosa fare se qualcosa va di traverso: la manovra di Heimlich

15/01/2007

Succede quasi sempre a tavola, a casa o al ristorante, ma può capitare in qualsiasi altro momento: si ingerisce un boccone che, invece di arrivare dalla bocca all’esogago, si introduce nella trachea e ostruisce in parte o totalmente le vie respiratorie, impedendo la respirazione e causando il soffocamento. Si tratta di un evento poco frequente, che accade soprattutto ai bambini e agli anziani, e che rappresenta spesso una vera e propria emergenza. Come si può aiutare qualcuno a cui un boccone è andato di traverso? Che cosa si può fare? Lo abbiamo chiesto al dott. Stefano Ottolini, medico di Pronto Soccorso di Humanitas.

Se il boccone prende la via sbagliata

“Se il boccone che ingeriamo non segue la sua via fisiologica e, invece di imboccare l’esofago, prende la via della trachea – spiega il dott. Ottolini – si corre il rischio di soffocamento, a causa dell’ostruzione parziale o, più raramente, totale delle vie respiratorie. In questo caso si tratta di una vera e propria emergenza: è necessario infatti intervenire immediatamente per scongiurare il rischio di asfissia. Serio è anche il rischio che un frammento di cibo, imboccata la trachea, raggiunga i polmoni, causando una polmonite ab ingestis, cioè da corpo estraneo, molto grave e difficile da curare”.

Che cosa fare

“Le azioni più opportune da mettere in atto dipendono dall’età del paziente e dal grado di conoscenza delle manovre di pronto soccorso. La prima cosa da fare è invitare la persona a tossire. Se questa azione non dovesse funzionare si possono utilizzare delle manovre specifiche, come la manovra di Heimlich.
La manovra di Heimlich non è una manovra particolarmente difficile da eseguire. Tuttavia è necessario apprendere correttamente la tecnica da utilizzare ed evitare assolutamente di “improvvisare”, correndo il rischio di eseguire la manovra in modo non corretto e provocare danni anche seri. Frequentare un corso di primo soccorso è in tal senso indispensabile.
In ogni caso, la prima cosa da fare, sempre, è chiamare i soccorsi (il 118)”.

Può accadere per distrazione, ma non solo

“Può accadere che un boccone vada di traverso innanzitutto per distrazione, perché si sta parlando mentre si mangia, perché il boccone è troppo grosso, perché respiriamo mentre inghiottiamo il boccone. Ai bambini può capitare perché corrono con il boccone in bocca oppure, nei piccoli, perché si mettono in bocca oggetti estranei.
Esistono poi patologie che coinvolgono l’apparato della deglutizione o l’apparato neuromuscolare e che impediscono lo svolgersi di una corretta deglutizione. I processi che regolano la deglutizione permettono la chiusura delle vie aeree tramite la glottide al momento del passaggio del bolo alimentare. A causa del decadimento senile, ma anche per colpa di patologie neurologiche più frequenti in età avanzata, questo controllo può venire meno o essere molto carente ed è quindi più probabile che un pezzetto di cibo si introduca nelle vie respiratorie. Può capitare anche per colpa di patologie degenerative quali ad esempio la sclerosi laterale amiotrofica (Sla). Altre cause di questo evento accidentale sono l’abuso di alcol, farmaci e sostanze stupefacenti, che inibiscono il corretto funzionamento del sistema nervoso”.

C’è anche la disfagia

“Si parla di disfagia quando il boccone di cibo imbocca la corretta via digestiva, ma si blocca nell’esofago prima di arrivare allo stomaco, a causa della difficoltà a deglutire. Si tratta di un disturbo più frequente di quello di cui abbiamo finora parlato e che si manifesta con il classico “peso” o anche dolore a livello dello sterno. Può essere causato da svariati motivi, più o meno seri. Una masticazione insufficiente, sbalzi termici come l’ingestione di un bicchiere di acqua ghiacciata, irritazioni a livello della muscosa esofagea come esofagiti da reflusso gastroesofageo, gastriti, problemi nella deglutizione, patologie importanti quali neoplasie a livello esofageo o gastrico, malattie degenerative a livello neuromuscolare, compressione dell’esofago a causa di neoplasie a livello del mediastino o toracico. La disfagia può essere totale (interessare cioè sia l’ingestione dei solidi che quella dei liquidi) o parziale (riguardare solo l’assunzione di solidi). Può essere frequente o presentarsi occasionalmente. Nel primo caso è necessario sottoporsi a esami diagnostici per identificare la causa del disturbo: radiografia del torace, con o senza mezzo di contrasto; ph-metria, che studia il livello di acidità dell’apparato digerente; manometria, che esamina le pressioni a livello dell’apparato digerente; endoscopia. La disfagia può anche essere causata da un problema a livello del cavo orale, della glottide o dell’epiglottide: può quindi essere utile una visita dentistica od otorino-laringoiatrica o un consulto di un foniatra o di un logopedista”.

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