Nell’uso dei contraccettivi orali, l’Italia è quasi il fanalino di coda in Europa, con il 19,1% di donne che prendono la pillola. Dietro di noi solo Spagna (17,5%), Slovacchia (15,5%), Polonia (9,3%) e Grecia (3,5%). Il perché? Al di là delle scelte personali, spesso la pillola non viene presa in considerazione per paura degli effetti collaterali, primo tra tutti l’aumento di peso. E proprio su questo “punto debole” punta la nuova formulazione a base di un particolare progestinico in arrivo anche in Italia da febbraio. Abbiamo chiesto il parere ai ginecologi dell’Istituto Clinico Humanitas.

Drospirenone: il segreto della nuova pillola

“Ogni compressa contiene 30 microgrammi di estrogeni (più o meno come le altre pillole a medio dosaggio) e 3 milligrammi di drospirenone, un progestinico diverso da quelli normalmente utilizzati perché molto più simile al progesterone naturale”. Il “segreto” della nuova pillola sta in effetti tutto nel drospirenone. Come il progesterone naturale, questo ormone ha un effetto diuretico e proprio per questo riduce al minimo il rischio di ritenzione idrica. Come dire che fa ingrassare e fa venire cellulite meno delle altre pillole perché favorisce l’eliminazione dei liquidi in eccesso accumulati per azione degli estrogeni.

Pelle grassa più bella

Inoltre il drospirenone è capace di bloccare gli ormoni maschili (gli androgeni) di troppo, che sono la causa dell’acne, facendo migliorare l’aspetto della pelle quando il disturbo è lieve e moderato. E sempre con questo “meccanismo” antiandrogeno aiuta a rendere più bella la pelle grassa.
Infine, grazie all’azione del nuovo progestinico, riduce la sensazione di gonfiore e di tensione al seno che si può provare prima delle mestruazioni.

Nuova o vecchie pillole?

Chi non vuole avere problemi di cellulite o di “gonfiore” deve quindi puntare solo sulla nuova pillola? Non necessariamente. Non è detto, infatti, che le “normali” pillole a basso e medio dosaggio causino ritenzione idrica a tutte le donne. La questione dipende dalle caratteristiche personali e talvolta può essere tenuta sotto controllo semplicemente riducendo il consumo di sale. “Chi si trova bene con la pillola che prende abitualmente può continuare tranquillamente ad assumerla. L’idea di passare al nuovo prodotto può invece tentare chi ha qualche disturbo, in particolare con il peso, la cellulite e il gonfiore”. La nuova pillola può essere la soluzione giusta anche per le ragazze che soffrono di acne o di seborrea (pelle e capelli molto grassi). In ogni caso, come per tutti i tipi di pillola, deve essere il ginecologo a consigliarla e a prescriverla.

Pillole a confronto

Tra novità e protagoniste affermate, i tipi di pillola disponibili sono diversi.
La prima differenziazione riguarda il contenuto di ormoni (in termini tecnici il dosaggio), e in modo particolare di estrogeni. Oggi sono disponibili pillole a medio dosaggio (che contengono per ogni confetto 30-35 microgrammi di estrogeni e 2-3 milligrammi di progestinico) e pillole a basso dosaggio (che contengono per ogni confetto 15-20 microgrammi di estrogeni e 2-3 milligrammi di progestinico).
Nell’ambito di queste due categorie ci sono pillole monofasiche e trifasiche. Le prime hanno un contenuto di ormoni uguale per tutti i confetti e sono quelle più prescritte. Le seconde hanno invece un contenuto variabile di ormoni a seconda dei confetti (che sono di colore diverso), che mima le variazioni ormonali naturali che avvengono durante il ciclo.
Infine ci sono le pillola con attività antiandrogenica, che contengono cioè un particolare progestinico capace di combattere gli ormoni maschili in eccesso responsabili dell’acne. Di solito sono pillole a medio dosaggio.

A cura di Silvia Rosselli