Scivolare e sbattere con forza il sedere sul terreno. Con il risultato che l’osso sacro e l’area a esso circostante iniziano a dolere, in modo più o meno accentuato a seconda della gravità dell’impatto. Se la contusione è limitata all’area sacro-coccigea e non ci sono state lesioni maggiori, tra i rimedi che possono facilmente essere messi in atto per alleviare il dolore e facilitare la regressione del trauma «è consigliabile – spiega la dottoressa M. Cristina D’Agostino, specialista ortopedico e Responsabile del Centro Onde D’Urto dell’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano (Milano) – applicare ghiaccio sull’area dolente; evitare sforzi che coinvolgano la colonna vertebrale e quindi anche l’osso sacro; sedersi utilizzando dei cuscini cavi nel centro o comunque assumere posizioni cosiddette “ergonomiche”, che permettano cioè all’osso sacro di non subire schiacciamenti; dormire a pancia in giù per non sovraccaricare troppo l’area che ha subito il trauma. In caso di bisogno e su prescrizione medica, assumere antidolorifici per bocca».
Stimolare i processi di riparazione dei tessuti
Nei giorni e nelle settimane successive alla caduta, se il trauma dovesse risultare particolarmente invalidante e fastidioso, «si può inoltre fare ricorso a terapie fisiche come la tecarterapia, soprattutto in presenza di tumefazione ed ematoma, all’elettroanalgesia o, meglio ancora – continua la dottoressa d’Agostino – alla neuromodulazione interattiva».
La neuromodulazione interattiva «è una “elettroterapia” sicura e indolore che, oltre a un’azione analgesica locale, proprio per il tipo di corrente che viene applicata è in grado di stimolare e accelerare i fisiologici processi di riparazione dei tessuti – conclude la studiosa –. Si tratta di una metodica ancora relativamente poco diffusa in Italia, ma molto utilizzata in ambito sportivo e traumatologico specie negli Stati Uniti e nel Regno Unito, in quanto in grado di accorciare i tempi di recupero dopo un trauma o dopo un intervento chirurgico, con una più rapida risoluzione di dolore, ematoma ed edema e ricostituzione dei tessuti lesi».
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