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Cos’è la dermatite atopica e i rimedi per curarla

19/02/2002

Ci sono persone che per predisposizione genetica rispondono in modo anomalo, esagerato, agli stimoli che agiscono sulla cute: sono i soggetti affetti da dermatite atopica. Di questa malattia, dei sintomi e delle cure, ci parlano i professionisti di Humanitas.

La dermatite atopica

La dermatite atopica, detta anche eczema costituzionale, è una malattia cutanea cronica (lunga durata). La parola “dermatite” indica una condizione infiammatoria della cute. L’aggettivo “atopica” viene utilizzato perchè in oltre il 50% dei casi si presenta in persone affette da atopia, cioè con predisposizione genetica a manifestare malattie allergiche (oculorinite, asma, febbre da fieno, ecc.). La dermatite atopica è pertanto una risposta anomala della cute a molti fattori. È molto comune in ogni parte del mondo. Interessa circa il 5% della popolazione generale. Si manifesta nel 65% dei casi entro il primo anno di vita e nel 90% entro i primi 5 anni. Con l’età tende a migliorare. Nella pubertà guarisce spontaneamente nel 50% dei casi e si attenua nel restante 50%. Pochi casi persistono oltre i 30 anni di età. Nell’infanzia si localizza principalmente al volto ed al capillizio con prurito, essudazione di siero e croste. Nel tentativo di alleviare il prurito il bambino si gratta con le mani e si sfrega con il cuscino o quant’altro riesca a raggiungere.
Se la malattia prosegue oltre l’infanzia la cute tende a essere meno rossa, vescicolante, essudante e crostosa. La dermatite si presenta secca con cute brunastra, desquamante e spessa. Il prurito intenso può essere persistente e peggiorare di notte. Alcuni soggetti si grattano fino al sanguinamento. In questi casi la dermatite può sovrainfettarsi. Nell’adolescenza e nei giovani adulti, le manifestazioni cutanee si localizzano tipicamente alle pieghe dei gomiti e delle ginocchia, ai polsi, alle caviglie, al volto, al collo ed alla superficie superiore del torace, ma qualsiasi altra parte del corpo può essere coinvolta.

Come riconoscere la dermatite atopica

Un’eruzione cutanea pruriginosa e persistente con storia familiare di allergie può indicare la dermatite atopica. Un’appropriata, precoce e regolare terapia prescritta dal dermatologo può arrecare sollievo al bambino riducendo la gravità e la durata della malattia.
Le manifestazioni di questa malattia non sono sempre tipiche. Essa può infatti presentarsi al palmo ed al dorso delle mani o ai piedi dove la dermatite può durare diversi anni.

Come prevenire la dermatite atopica

La dermatite atopica è una risposta anomala della cute a molti fattori, occorre pertanto cercare di evitare tutto quello che può far insorgere o peggiorare la dermatite. Per questo bisogna conoscere alcune regole e seguirle scrupolosamente.

Il trattamento

La dermatite atopica deve essere principalmente curata evitando tutte le cause di peggioramento sopracitate. Il soggiorno in ambiente marino durante l’estate è il più valido trattamento conosciuto, deve quindi essere scelto ogni volta che sia possibile. Nei mesi invernali si utilizzano con successo preparati a base di catrame minerale (coaltar) da applicare alla sera sulla cute infiammata. Anche un particolare Ittiolo, l’ittiolo solfonato, per la presenza di zolfo svolge azione antiprurito e antinfiammatoria. Non va invece utilizzato il cortisone per i danni che produce sulla cute. Per i lavaggi al posto del sapone o di altri detergenti si utilizza una soluzione di permanganato di potassio allo 0,025 %. Questo antisettico ha capacità astringenti ed è quindi antipruriginoso. Infine possono essere utili dei preparati ad azione lenitiva contenenti ossido di zinco od ossido di magnesio.
Il trattamento della dermatite atopica deve essere deciso dal dermatologo di volta in volta secondo la gravità delle lesioni, le aree interessate, la stagione ed altri fattori.

Cosa la fa peggiorare e come comportarsi

E’ necessario porre particolare attenzione ad alcuni fattori che possono favorire la comparsa di questo disturbo in persone predisposte o che già ne soffrono. In particolare:
L’esposizione all’acqua. Il contatto con l’acqua deve essere limitato allo stretto necessario per l’igiene corporea. Asciugare a fondo dopo ogni lavaggio per eliminare l’umidità.
L’esposizione ai detergenti. Limitare l’uso del detergente (sapone, shampoo, ecc.) o eliminarlo del tutto. Il lavaggio consigliato è quello con spugnature di soluzione acquosa disinfettante (permanganato di potassio).
L’uso di lana o tessuti sintetici. E’ meglio indossare abiti di cotone, lino o seta.
L’esposizione alle polveri ambientali. Evitare gli ambienti polverosi o il contatto con oggetti che trattengono la polvere.
L’uso di cosmetici. Cercare di evitare creme cosmetiche perché contengono acqua e spesso profumi.
L’umidità. Cercare di evitare il soggiorno in ambiente umido e limitare l’umidità del corpo con indumenti traspiranti.
Il contatto con gli animali domestici. Cercare di evitare il contatto diretto con gli animali domestici (forfora del cane e del gatto).
L’uso di farmaci. Evitare quanto più possibile l’impiego di farmaci che possono indurre reazioni allergiche.
L’uso del cortisone. Cercare di evitare di trattare la dermatite con cortisone locale o sistemico perché si induce una dipendenza della dermatite.
Lo stress psichico. Cercare di evitare condizioni di stress psichico come incomprensioni, gelosie, ecc.

Gli alimenti hanno influenza nella dermatite atopica ?

Normalmente no. Qualche volta si assiste ad un peggioramento della dermatite atopica dopo assunzione di determinati cibi. In questo caso occorre sospenderli per un periodo e reintrodurli successivamente per più volte prima di essere certi che quel cibo sia la causa del peggioramento.

I test allergologici sono importanti?

Normalmente no. Anche se i pazienti con dermatite atopica possono sviluppare allergia soprattutto nei confronti degli acari della polvere di casa, delle forfora animali e di alcuni pollini.

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