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Chirurgia estetica, quali gli interventi più gettonati?

18/03/2015

Sfondato il milione. Gli interventi di chirurgia e medicina estetica nel 2014 hanno superato questa soglia con un aumento del 6,2% rispetto all’anno precedente. Secondo i dati Aicpe, l’Associazione italiana di chirurgia plastica estetica, gli italiani mettono al primo posto interventi di liposuzione, lipofilling e botulino. L’Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica è un’associazione di categoria insieme alla Sicpre, la Società italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica. Quest’ultima è stata fondata nel 1934 e a tutt’oggi rappresenta il punto di riferimento della medicina e della chirurgia estetica italiana.

 

Interventi di chirurgia plastica in aumento anche se il Pil va giù

«Ho molti dubbi – sottolinea Marco Klinger, responsabile del reparto di Chirurgia plastica di Humanitas – circa l’aumento degli interventi di chirurgia estetica, un aumento che l’AICPE stima del 3% nel 2014. Secondo l’American Society of Plastic Surgeons, nel 2014 gli interventi di chirurgia estetica negli Stati Uniti sono cresciuti dell’1%. Nello stesso anno, il Pil degli Stati Uniti è cresciuto del 2,4%. In base ai dati Istat, nel 2014 il Pil italiano è diminuito dello 0,4%. È difficile, a fronte di questi dati economici, che nel nostro Paese gli interventi di chirurgia estetica siano in crescita. Negli Stati Uniti il dato è credibile con il contesto, in Italia molto meno».

Va ricordato come il dossier dell’Aicpe abbia coinvolto solamente i chirurghi plastici estetici, non considerando quindi gli interventi eseguiti da altri medici come medici estetici, otorinolaringoiatri e dermatologi. Sul totale degli interventi praticati lo scorso anno, il 76% sono di medicina estetica e il restante 24% di chirurgia plastica estetica. Entrambe le categoria sarebbero in crescita (+6,2% e +3%), ma mentre il trend della medicina estetica è costante, la chirurgia plastica estetica è tornata a crescere dopo anni di flessione.

«Dal mio punto di vista – prosegue il professor Klinger – il nostro mercato tiene il passo. Si può parlare di tenuta, non certo di aumento. Per quanto riguarda la classifica degli interventi, il primo posto attribuito alla lipoaspirazione mi sembra lontano dalla realtà del nostro Paese. A questo proposito ricordo i dati appena diramati dall’Istat, in base ai quali noi italiani siamo i più magri d’Europa. Non mi sembra che ci siano i presupposti, proprio a livello di popolazione, per mettere questo intervento al primo posto». Secondo l’indagine Aicpe, l’intervento di chirurgia plastica estetica più eseguito sarebbe dunque la liposuzione; a seguire mastoplastica additiva e blefaroplastica.

Nell’ultimo anno ci sarebbe stata invece una diminuzione degli uomini che si sono sottoposti a intervento: il 14,9% del totale in calo di oltre il 10%. Tra gli interventi preferiti liposuzione, blefaroplastica e rinoplastica. Per le donne il seno resta il punto debole: la mastoplastica additiva è l’intervento più richiesto, seguito da liposuzione e rinoplastica. «Nella mia personale classifica – conclude lo specialista – che mi trovo a condividere con molti colleghi in diverse città italiane, l’intervento più richiesto è la mastoplastica additiva, seguito da rinoplastica, blefaroplastica e quindi lipoaspirazione. Tra le procedure mini­invasive, è sicuramente in aumento – come evidenziato dai dati ASPS – il lipofilling, autotrapianto di grasso utilizzato sia a fini estetici, sia ricostruttivi».

 

Risposte del professor Marco Klinger

responsabile di Chirurgia Plastica in Humanitas

docente dell’Università degli Studi di Milano

Marco Klinger Chirurgia Plastica Humanitas Milano

 

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